484 Dopo di ciò il presidente Manin passò in rivista la guardia civica, cd allre truppe di terra e di mare schierale sulla gran piazza, che poscia sfilarono iu bellissimo ordine. Si osservarono particolarmente dagli astanti come nuovamente vestile di acconcie uniformi alcune compagnie dei bravi Arsenalotti, ed una di guardia civica di mare, formata dai veneti gondolieri, ed in pochi giorni posta in grado di prestare eccellenti servigi. Terminala la rivista, il presidente Manin chiamato alla finestra del palazzo nazionale, parlò al moltissimo popolo congregalo in piazza. Rammentò come in cpiel punto, nel quale noi celebravamo questa festa patriottica, altrove si stesse combattendo per la santissima causa che a tutti è nel cuore. Accennò come la gioia nostra, la quale, a vittoria compiuta, potrà essere clamorosa, nelle condizioni presenti debba conservarsi pacala, tranquilla, serena^ conveniente ad un popolo che ricorda un fallo glorioso per disporsi a fatti ancor più gloriosi. Parlò con vivacità della guerra che tutti giustamente reclamavano, e che ora ricomincia. Esortò a tenersi parati alle vicende tutte della guerra, a conservare il dignitoso contegno di popolo che non si lascia correre a puerili millanterie per gli eventi prosperi, nè abbattere per gli avversi. Ricordò come la guerra esige sacrifici! ; esige quiete interna, fiducia reciproca, concordia piena, silenzio assoluto sulle operazioni di guerra. Disse esser aperti gli arruolamenti in tutti i corpi di milizia terrestre e marittima, e considerarsi come il più degno modo di festeggiare il 22 marzo quello di ascrivere il proprio nome in quei ruoli. E conchiuse col grido che adesso suona su tutti i labbri, e fa battere tutti i cuori: Viva la guerraf 23 Marzo IL GOVERNO PROVVISORIO DI VENEZIA LA MUNICIPAL1TA’ Di VENEZIA Avviso. I varii abusi ne’quali, deludendo quella vigilanza con cui finora sì agì per reprimerli, persistono i venditori al minuto di generi di prima necessità, persuadono a ritenere indispensabile eh’essa vigilanza sia ad ora innanzi esercitata ancora più attivamente. All’ingordigia de’venditori, a quest’unica causa di un contegno per loro parte lesivo i riguardi della dovuta equa discretezza, non può non essere opposta ogni misura la quale sia atta a garantire l’interesse della popolazione da ogni defraudo perchè come tale dev’essere riguardato anche ogni trascendente guadagno, II Municipio pertanto penetrato di una tale assoluta necessità, perchè sempre del pari penetrato del dovere di far cessare ogni giusto lagno in proposito, devenne ad associarsi a così importante utile effetto alcuni suoi Concittadini tra i più probi e volonterosi del pubblico bene, i quali divisi in Commissioni locali e permanenti si facciano a sussidiarlo. Le dello Commissioni per conseguenza, cadauna nel Circondario re-