456 mediatrici a delcrmiii,ifc ¡1 i1I0g0 delle conferenze ; e quando annunciò di voler insistere nei de| 1815 locchè troppo direttamente ripugna all’idea ed alle basi della mediazione proposta; e quando ommise d’inviare il suo plenipoteiigiario nella città di Brusselles, alla quale indarno convennero da lunga |,ezza [ plenipotenziarii della Francia, dell’ Inghilterra e della Sardegna Ciò premesso, il governo di S. M. Carlo Alberto si reputa e dichiara non mai obbligalo e ¡„ 0gni ipotesi prosciolto dalla succitata convenzione 9 agosto 1848, sottoscritta dal barone di Hess, luogotenente generale, quartiermastro genei\i|e dell’esercito austriaco, e dal conte Salasco, luogotenente generale, capo dello stalo maggiore generale dell’esercito sardo. E per sola sovrabboii(|anza di onore il governo stesso denuncia, in nome e d’ordine di S. M., ]a cessazione dell’ armistizio. La presenle sarà intimata entro questo giorno dodici marzo, mediante consegna al maresciallo conte Radetzky, comandante le truppe austriache in Italia, od altrimenti al suo quartier generale in Milano. Torino, il 12 marzo 1849. _ (Seguono le sottoscrizioni.) Genovesi ! I nostri fratelli, che da sette mesi gemono sotto l’Austriaco, ci aspettano : l’Italia, da tanti secoli serva dello straniero, ci chiama: bando alle parole, mano ai sacrilicii. Forse la patria ne chiederà dei grandi e terribili Ja noi; prepariamoci. Secondiamo il prode esercito, clic sta per rinnovare i miracoli del suo valore: ricordiamoci che questa è la seconda prova e che deve essere l’ultima. 0 vincere, o morire. Ed ora, o Genovesi, l’opera mia è fornita: io mi preparo a partire tra breve; presentandoli» «1 re e al Parlamento, io potrò dir loro con sicurezza di non essere smentito : Genova è tranquilla. Domenico Buffa, miniti1'0 d’agricoltura e commercio, e commissario in vestilo di tutti i poteri esecutivi per la città di Genova. in, • w»—— 47 Marzo. ALLE DAZIONI DELLA CIVILE EUROPA IL GOVERNO SARDO. 1,1 (luell'i°V-Crn0 Costrelto dal seguito degli avvenimenti a rientrare liuni léiii'1'1’ .S" c,,i 1 a,‘"° SCOrso lo chiamava il voto dei popoli ila-all’ opini )Cral' 3 r'c0llCi,lis!arc. *a loro nazionalità, si rivolge fidatamenle zioni e ì-, 0 ei"'°Pe,\ percllè si