548 adottata V emenda proposta dal rappresentante Sirtori, debbo avversare anche l’emenda del rappresentante Tommaseo. L’emenda del Sirtori dichiarava come Venezia si dichiarasse solidale colla Romagna e Toscana, e ne domandava la reciprocanti, cioè incaricava il poter esecutivo di questo. Noi non vogliamo dichiararci solidarii uè dell’uno nè dell’altro paese. Venezia si dichiara solidale nella guerra di tutta l’Italia, e domanda per sè la reciprocanza di tutta l’Italia. Come essa patisce e fa sacrifizii per la guerra d’Italia, ne faranno Roma e Toscana. Per questo motivo io respingerei l’emenda del Sirtori. La emenda del rappresentante Tommaseo allarga un po’più la questione ; ma non mi sembra espressa con quella chiarezza, che deve manifestare Venezia nelle sue idee, nelle sue tendenze, ne’suoi fini. Venezia, secondo che io veggo, deve dire alla Romagna, alla Toscana, a Italia tutta, ch’essa e tutti i suoi mezzi sono a disposizione dell’Italia; eh’essa è pronta a concorrere con lutti i suoi mezzi in quella parte, dove maggiormente la guerra ne farà sentire il bisogno, e non già vincolarsi con patti stretli con questa o quella provincia. L’emenda ultima del Tommaseo non mi pare che abbia in sè tutla quella chiarezza, che risponda a lulte queste idee. Io vorrei che chiaramente si dicesse Venezia non solo essere pronta per Romagna e Toscana, ma per ogni parte d’Italia, dove la guerra farà sentire necessarii i suoi mezzi. Il rappresentante L. Pasini: La Commissione, nella seduta del 14 marzo, aveva proposto alcune conclusioni sopra la mozione del rappresentante Mainardi; la quale portava che da Venezia fossero somministrati mezzi per la guerra alla Toscana ed allo Stato romano: Siccome questa somministrazione di mezzi per la guerra, era tutta di competenza del poter esecutivo, la Commissione ha proposto un ordine del giorno motivato ed accompagnato dalle considerazioni poco fa riferite. Con ciò intese che fosse lasciata al poter esecutivo la cura di concorrere con tutti i mezzi nella guerra contro il nemico comune. A queste conclusioni il rappresentante Sirtori ha fatto un’emenda che doveva, dirò cosi, essere introdotta nelle conclusioni stesse. Ed il rappresentante Tommaseo trovò invece che doveano premettersi altre considerazioni, eh’ egli si propose di formulare in altra adunanza, cóme oggi ha fatto. Laonde resta ora a vedere se le considerazioni del rappresentante Tommaseo comprendano conclusioni diverse da quelle della Commissione, ovvero non siano che una semplice aggiunta da premettersi alle conclusioni della Commissione. Io credo di entrare pienamente nelle visle del rappresentante Tommaseo, ritenendo che le considerazioni, da lui lette testò, non sieno altro che il preambolo da anteporsi alla conclusione della Commissione; la quale egli accetta, mi pare, pienamente. Basterebbe solo aggiungere le seguenti parole: e in conseguenza passa sulla proposta Muinard'. all'orditie del giorno. Il rappresentante Olper: Le conclusioni della Commissione rispondono pienamente a ciò che s’indicava poco fa. L’Assemblea di Venezia nulla risponde alle parole della proposta Mainardi, che è limitata per la sola Romagna e Toscana, col dire: la vostra proposta è ristretta, le mie vedute sono più larghe; la vostra proposta è sopra una parte d’Italia, i°