552 diretto, e sulla cui legittimità non può cader dubbio. Credo anzi che sarebbe inutile, e forse nociva, qualunque discussione in proposito. Slimo però che sia utile il sancire quelle leggi, seguendo il costume di quasi tutte le Assemblee deliberanti, le quali sanciscono le importatili operazioni finanziarie, fatte prima della loro convocazione. Questa sanzione dà un non so che di solenne, che giova al credito. Insisto appunto, ed appoggio il voto della Commissione, affinché gli articoli 4., 2. e 5. siano approvali. Sul 4. ci sarebbero alcune eccezioni, che mi riservo di fare successivamente. Il rappresentante avv. B. Benvenuti: Soltanto per la esattezza, osservo che, ammettendo gli articoli 1., 2. e 3., non si conferma soltanto ciò che è già stabilito dalle leggi, ma si aggiungono altri provvedimenti. Nè la moneta patriottica, ne la carta del Comune sono garantite dallo stato. La prima lo è da Vaglia depositati presso la Banca; la seconda, dal Comune di Venezia, divenuto cessionario delle sovrimposte, a lui assegnate dal Governo. Ad ogni modo quest’aggiunta di garantia è di sì manifesta utilità, che nessuno vorrà dubitarne. Le osservazioni, fatle dal precedente oratore, risguardano piuttosto l’articolo 2. Io però credo che non si tratti neppure in esso di una semplice conferma, e, come dissi nel rapporto, si deve togliere ogni dubbio, anzi conviene che non ne sorga alcuno. Il rappresentante Pesaro Maurogonato: Siccome i Vaglia rilasciali dai cittadini e passati in potere dell;i Banca, sono girati dal Governo, e tutti sanno che quando uno gira una cambiale è garante del suo esatto pagamento; così, se quelli che hanno firmato un Vaglia non lo pagassero esattamente, dovrebbe pagarlo il Governo; nel qual caso, la carta patriottica rimarrebbe subito ammortizzata. Mi pare adunque che non si possa negare esserne il Governo almeno indirettamente mallevadore. Lo stesso dico della carta comunale, per la quale, locchò forse non è a tutti noto, si fece col Comune un rogito regolare; ed in questo rogito è detto appunto che il governo garantisce al Comune la esazione in ¡scadenza, della sovrimposta con cui sarà ammortizzata la moneta comunale. In conseguenza, anche qui, indirettamente se si vuole, ma ad ogni modo assai esplicitamente, il Governo è garante che la carta sarà ammortizzata; ed infatti alla imminente scadenza sarà ammortizzata la prima lata della moneta comunale. Ad ogni modo, è questione di parole, perchè siamo tutti convinti dell’utilità, se non della necessità, di queste tre disposizioni di legge. Il presidente Minotto: Devo osservare che nel voto non si può ora iar luogo alla divisione, domandata dal rappresentante Pesaro, perchè l’articolo 48 del Regolamento stabilisce che, nella prima deliberazione dei progetti di legge, non si abbia a discutere e votare che sulla generalità. Il rappresentante Pesaro Maurogonato • Mi riservo dunque di presentare le mie eccezioni sull’articolo 4., quando ricorra la seconda deliberazione. Il presidente pone a’voti se l’Assemblea intenda che sul progetto