134 e solito mezzo dei venditori del Cristo eterno. Anco fra gli apostoli vi fu un Giuda, ma uno, un Pietro, ma uno, un Tommaso, ma uno, e quelli erano dodici, i successori loro poiché sono in numero maggiore è a sperarsi che imitino Pietro e Tommaso, non Giuda, e che vogliano subito incettare ogni ulteriore barbarie che fosse per cadere sui loro diocesani. Vescovi del Lombardo-Veneto rammentate, che dovete condurre a’pascoli sicuri le vostre agnelle, e guardarle dai lupi che non le sbranchino. A voi vescovi spetta oltre interessarvi pel popolo vostro, fare pubbliche preghiere per la unione italiana, affinchè Iddio diriga i vostri passi da forti leoni per sperdere la tirannia austriaca, ed il successore di Pietro capo e centro del supremo spirituale potere, raccolti in sè i sensi smarriti per cura dei nemici della Chiesa, ritorni al suo trono più grande e più franco di prima, protestando al mondo tutto con Gesù Cristo Pontefice eterno. lieynum menni non est de hoc mundo, ed allora la Chiesa più maestosa comparirà, e ritornerà la religione nella prima sua apostolica semplicità, da Cristo medesimo così ¡stabilita, e Italia centro della medesima, varrà a mantenere il principio unitivo e libero colle altre sorelle nazioni. Salute e fratellanza. Viva s. Pietro! Viva s. Marco! Viva Italia Una! CANNELLA Ab. GIOVANNI. \1 Febbraio. DEDICA DELLA STATUA DEL GENERALE IN CAPO GUGLIELMO PEPE Opera in plastica dell’artista G. Spazzi, ai soldati combattenti nella Venezia. Fratelli ! II simulacro del vostro duce supremo, martire venerando dell’italica rigenerazione, io dedico a voi, o gloriosi difensori della Venezia, a voi che sfidaste imperterriti le mitraglie nimiche e duraste pazienti i disagi dei lunghi assedj, a voi eletta parte del popolo in cui tutte si concentrano le future nostre speranze, poiché i destini delle nazioni posano unicamente sicuri sulla spada dei forti. Che se nell’avventuroso ed ispirato 22 Marzo mancò a Venezia quella parola possente che crea gli eserciti, voi, o soldati, vincendo adesso in più ardue battaglie, emenderete volonterosi col vostro sangue gli errori del Marzo, ed imparerete finalmente all’Italia, che le libertà si conquistano 11011 colle sole disputazioni della tribuna, ma combattendo validamente sui campi. L’immagine dell’illustre vincitore di Mestre vi sia intanto, o soldati, splendido auspicio a perenni vittorie, nè v’abbandoni il pensiero, clic quando irromperete novellamente da questi sacri recinti, dove l’ombre