61 dei loro principi, doveano pure intendersi fra loro e riconoscersi fratelli—• lasciate che s’ urtino di nuovo le spade, e allora ai gridi succederanno i forti fatti; quando i nostri soldati porteranno sulle insegne le Aquile Romane, e la croce Sabauda e il giglio di Firenze indicheranno soltanto i vari contingenti del grande esercito nazionale, le nostre bandiere sventoleranno vittorioso oltre FAlpi, e l’Europa s’affretterà a riconoscere la risorta nazione italiana. Italia 22 gennaio 4849. 11 Febbraio. SIMtÌ&D IL3 Non ha gunri il Constitutionnel, in un articolo sulla Questione italiana, diceva che il Lombardo-Veneto era per l’Austria una possessione passiva, quantunque volte fosse obbligata a mantenervi più di 45,000 uomini di guarnigione. Noi non siamo dello stesso avviso, e le cifre che andremo esponendo lo provano. Il Lombardo-Veneto conta poco più di cinque milioni di anime, di cui la Lombardia ne possiede qualche cento mila più del Veneto. Secondo Tegobonsky, la Lombardia nel 1839 fruttava una rendita di 49,200,000 fiorini (fr. 50,442,000) e il Veneto fiorini 15,040,000 (fr. 39,294,400), lo che dà in tutto fr. 89,406,400. Noi abbiamo dati sicuri; da cui risulta che negli ultimi anni la rendita della sola Lombardia sommava a quasi 70 milioni di franchi, ed a CO milioni quella del Veneto; in tutto 430 milioni di franchi. Le spese di amministrazione della Lombardia sommavano a circa 41 milioni di franchi, ed a 40 quelle del Veneto. Dedotte pertanto dai 130 milioni di rendita i 21 milioni di spese, ne rimangono ancora 409, che ridurremo alla cifra tonda, onde conteggiarvi gl’interessi del debito pubblico lombardo-veneto, che negli ultimi tempi era di 200 milioni di franchi. Il Lombardo-Veneto dava dunque una rendita di 400 milioni, depurata da ogni spesa di amministrazione civile. Restavano le spese del militare e della piccola marina, che manteneva l’Austria, e il mantenimento di cui doveva essere ripartito su tutta la monarchia, la quale ne godeva insieme i vantaggi. Fra l’uno e Faltra calcolando 60 milioni, l’Austria percepiva ancora dal Lombardo-Veneto una rendita netta di 40 milioni di franchi all’anno. In poche parole, il Lombardo-Veneto costituiva circa 4j7 di tutta la popolazione dell’impero, corrispondeva esso solo 4j3 delle sue rendite, e |iei vantaggi politici, civili e commerciali era posto in coda di tutti. Se infatti si computa tutto il denaro, che l’Austria in trentatrè anni estrasse dal Lombardo-Veneto per imposte regolari, per vendita di beni demaniali, per debito pubblico aumentato senza necessità ed eziandio fraudolente-mente, si ha niente meno della cospicua somma di circa quindici volte cento milioni; somma che avrebbe potuto accrescere di non poco la prosperità, non solo di un piccolo stato di cinque milioni di abitanti,_ ma