342 so, nè devo farlo; e ¡’Assemblea stessa ha già mostrato in eguali occasioni troppa riserva per temere che mi voglia costringere ad uscire dalla riserva, cui sono astretto dal!’interesse pubblico, dall’interesse degli affari ch’io dsvo portare innanzi. ( Approvazione. a destra.) io non ho altro e. rispondere perchè non mi si fece altra domanda. L’onorevole Ledru-Roilin ha proclamato un principio generale, contro il quale io protesto. No, la Francia non vuol giocare !a sua fortuna sulla Costituente italiana, nè su qualunque altro movimento, che possa nascere. La Francia appunterà il suo giorno, e l’ora sua: essa consulterà il suo interesse, e ce il governo adotta una soìuzioYie, che esiga -il concorso del-!’Assemblea nazionale, ei prenderà qui l’iniziativa, porterà ? questa tri-Su'na le sue proposizioni, e farà conoscere tutta la verità. ( Segni quasi generali d’ cnprovasione.\ ) Ledru-Roilin : il ministro degli affari esteri, non rispondendo esplicitamente alia mia domanda, ha risposto troppo. Ei tentò confondere ciò che niun di noi confonde, il potere spirituale e iì potere temporale. Ei tentò far intendere che il predominio del primo, il potere spirituale, era ciò che occupava principalmente il governo. Io dichiaro che me ne maraviglio altamente. Siam noi in un sinodo? in un concilio? non vi sono in questo consesso uomini di varie religioni ? Dicevo che in questo consesso vi son uomini di tutte le credenze, di varie religioni, e che non comprendeva come, senza mancare ai principi!: dei-2 libertà, si potesse venire a discuter qui una questione puramente religiosa. Come! 1! potere temporale e spirituale, finora unito sopra un sol capo non può esser diviso? Voi non avete dunque voluto lèggere, o voi avete obbliato il decreto reso dalla Costituente romana ? (interruzione; risa all’estrema destra.) Cittadini, prima di riprendere il filo della mia discussione, permettetesi! di far qui un appello alia vostra giustizia, al mio diritto. Se mai fiì irgliela grave quislione, la è questa senza contrasto; ed io non comprando come, contenendomi entro il confine della più stretta convenienza, possa venir interrotto il corso delle mie idee, lo diceva dunque che nei Papa yi erano due caratteri : il principe spirituale, il principe temporale. Aggiungo, per quelli che non si fossero data la pena di leggere il decreto della Costituente romana, che, dichiarando scaduto il principe temporale, non si è deposto il principe spirituale anzi si guarentisce la posizione de! capo visibile della Chiesa. (Grida e risa ironiche.) Io diceva dunque che la Costituente romana, facendo atto di sovranità, come voi, aveva distinto il capo politico dal capo religioso, e dichiarato che sarebbe provveduto, non solo alla sua sicurezza, non solo alla sna indipendenza, ma allo splendore che dovea cingere il Pontefice come successore di San Pietro e come vescovo; ei può scegliere ovunque la sua dimora, non resterà perciò men vivo rappresentante della lede cattolica; come pHncipe, abbandonando Roma, cessò di regnar sull’Italia. Ecco tutto. (Rumori).