495 Il sig. Drouyn di Lhuys: Non comprendo come si possa pretendere che quesfAssemblea non conosca la politica, ch’eli’approvò con parecchi \oli. (Interruzione.) Ripeto che la politica tenuta all’esterno dal governo, è conforme alla volontà dell’Asscmblea nazionale. 11 sig. Ledru-Rollin : Chieggo di parlare. (Movimento.) Il sig. Drouyn di Lliuijs: Da un lato di quest’Assemblea si pretende che dal voto ricordato debba derivare una politica di tuli’altra natura, una politica solidaria di tutte le insurrezioni che sorgono in Europa; una politica che condurrebbe alla guerra, che ce ne imporrebbe tutte le vicende e tulli gli aggravii. L'Assemblea nazionale deciderà se rinnovando un voto dalo in altro tempo, ella non fosse per ¡stanziare una politica contraria a quella, che ha fino al presente approvata. Il sig. S. Arugo: Fiat lux! Non ne sappiamo più che prima. (Risa a sinistra. ) Il sig. Ledru-liollin: Cittadini, il sig. ministro degli affari esterni è venuto a dire ch’era superfluo chiedere una conferma dell’ordine del giorno motivalo del 24 maggio ; e ne addusse a ragione che la politica del governo è rimasta quella che l’Assemblea ebbe in mira il dì, in cui stanziò quell’ ordine del giorno. Ho udilo dire da un fato di quest’Assemblea, quando il sig. ministro parlava, che, per sapere se tale politica fosse coerente alla dichiarazione del 24 maggio, bisognerebbe sapere qual sia la politica del governo; poiché qui sta la questione. ( Si, si! E’ vero!) Il governo non vuol dire qual è tal politica; io vo’ provarmi a rispondere per lui .. . ( Risa ironiche ed esclamazioni a destra. ) A sinistra: Parlale! parlate! Il sig. Ledru-Rollin: M’appresto, dico, a rispondere per lui, e non credeva con queste parole di destare sorrisi; giacché la questione è urgentissima; giacché avete alla vostra porla i deputati della repubblica romana, che vengono a chiedervi se intendete rispingerli; giacché un manifesto solenne, in cui la Costituente mandaudo un grido di liberazione e soccorso, vi dichiara mallevadori, in una certa misura, dello scoppio italiano, fu indirizzalo all’Europa. Or bene ! a petto delle vostre deliberazioni, a petto di questi fatti, il governo della repubblica dichiara che non vuol riconoscere la repubblica romana, perch’ella è contraria al voto delle grandi potenze (Movimenti diversi; rimostranze a destra). E se alcun ne dubita, mi basterà aggiungere clic voi riconoscete sì poco quella repubblica romana, che già ¡i\ete risposto a’suoi inviali: «Potete ritornare donde siete venuti.» E, in falli, il solo rappresentante di Roma a Parigi è il nunzio del Papa, il quale non rappresenta che il governo del Papa. (Nuovo movimento). Or bene! a tale risposta, bench’ella sia involta in vaniloquii, è facile indovinare che si lascierà far Fintervento, se pur non lo facciamo noi slessi. E seguendo lai politica, che non si può qualificare, il ministero viene a dire che eli’è conforme all’ordine del giorno motivalo del 24 maggio? e, non riconoscendo la repubblica romana, egli osa dirsi coerente alla dichiarazione del 24 maggio con la quale noi abbiamo promulgato l’indi-pendenza deU’Italia? È ella cosa seria questa? No; la non è cosa seria: