189 intendo risarcimento per quelle spese, le quali è indispensabile che vengano sopportate dagli uni, a differenza degli altri. Per quanto ho sentito dire, una consimile proposta debb’essere stala appunto avanzata anche dall’autorità di Chioggia; ed io ho sentito qualche deputato appunto di Chioggia, di Pelestrina, a dire altrettanto. Perciò desidererei che Cosse presa in esame dall’Assemblea. Il rappresati anta dolt. Tondello: I principa del rappresentante Benvenuti non mi sembrano da limitarsi ai soli rappresentanti lucri della città di Venezia, ma dovrebbero essere applicabili indistintamente a tutti. In un governo democratico tutti i cittadini hanno diritto e dovere di prestarsi al servigio delia patria : la patria ha diritto e dovere di valersi di tutte le capacità, sieno ricchi, o poveri: ma non deve per questo gravitare sopra gli uni, e non sopra gli altri. I rappresentanti, che ottennero il mandato dal popolo per esercitare i suoi diritti sovrani, a non mancare alla fiducia ad essi concessa dal popolo, sono obbligati a consacrare tulle le ore del giorno e della sera, o nell’Assemblea, o negli Uíficii, o nelle Commissioni, od in istudii preparatorii. Vi sono alcuni deputati, e ciascuno di noi può conoscerlo, i quali traggono i mezzi di sussistenza, per essi e per le famiglie loro, dalle professioni o dalle industrie. Per occuparsi al servigio dell’Assemblea e dello stalo, saranno costretti ad abbandonare queste fonti della loro sussistenza; con che dunque provvedere al mantenimento delle famiglie e di loro stessi? La patria non può esigere da loro questo sacrifizio. Io sono dunque del parere che si debba estendere l’indennizzazione, a tutti i rappresentanti indistintamente. Nè mi si opponga che l’accordar un indennizzo a tutti riuscirebbe gravoso nelle nostre economiche condizioni; mentre io risponderei che poche centinaia di lire al giorno non porteranno grande dissesto alle nostre finanze. Dissi accordarlo a tutti : escludo però dal diritto di percepire la indennità tutti gl’impiegati, che hanno soldo fisso dallo stato; tutti i pensionati; tutti i militari. Allora quelli, che avrebbero diritto alla percezione della indennità^ si ridurrebbero appena ai due terzi dei rappresentanti, e non sarà interdetto alla coscienza e alla generosità degli altri di non aPprofittare di questo compenso. Non dirò rinunziare, appunto perchè la parola rinunzia sarebbe offensiva alle modeste condizioni economiche degli accettanti l’indennità. Gli altri troveranno nella loro generosità i mezzi di rifondere alla patria 'pieste somme, che tuttavia dovrebhero tutti percepire, per non offendere delicatezza di quelli, che si trovano in caso di approfittare dalla indennità accennata. La mia proposizione si limiterebbe adunque alla emenda della proposta del rappresentante avv. Benvenuti, concepita in questi termini : « Resta accordata a tutti i rappresentanti del popolo, durante i sei »lesi di vita dell’Assemblea, un’indenizzazione di lire correnti G al gior-lloj esclusi tutti quelli che percepiscono un soldo fisso a carico dello stalo Per inipÌQghij o pensioni civili, o militari, con proibizione ai percipienti 1 rinunziare espressamente a tale indennizzazione. »