161 Il rappresetilanlc triumviro Manin: Se bene mi ricordo il succo del discorso del rappresentatile Sirtori, mi pare che egli abbia detto: facoltà piene per l’ordine pubblico, oppure, secondo la formula Tommaseo, per la dilesa interna, non occorrono, perchè qui abbiamo un popolo buono, non abbiamo parlili, non abbiamo bisogno di vegliare per mantenere la quiete. Poi hit detto: se vi si concedono questi poteri straordinarii, voi siete padroni dell’Assemblea; l’Assemblea disturba; voi dite che essa è nemica dell’ordine pubblico; la sciogliete, o la prorogate. Sulla prima parte, credo che il rappresentante Sirtori abbia torto, e ci vuol poco a dimostrarlo. Il popolo nostro è buono ; ma qui non vi sono solo Veneziani, ma anche genti di altri paesi. Poi, come disse ii rappresentante Minotto, noi siamo circondali snellamente dagli Austriaci, e per questo sono ben guardale le linee di cou-iiue Ira il territorio nostro e il territorio pur nostro, ma calcato dal piè straniero. Però, non è possibile impedire che dal di fuori entrino uomini ¡indie qui denlro; ed è certo che l’Austria, questa fortezza inespugnabile non potrà prenderla mai colle armi, ma può prenderla con le astuzie e con le sue arti infernali; e chi dubita che di queste arti infernali non abbia fallo e non faccia uso tuttavia e sempre? Noi dobbiamo occuparci continuamente dell’ordine pubblico, mi si perdoni questa parola, che a taluni non piace ; noi dobbiamo sapere che la nostra difesa dipende più da quello che dalle baionette. Io credo adunque che, in queste nostre condizioni eccezionali, che sono quelle identiche che hanno persuaso un’altra Assemblea ad istituire la dittatura, se non occorre la dittatura, occorrono di certo poteri ampli, per mantenere l’ordine pubblico; e questi poteri ampli si danno anche in altri paesi liberissimi, in paesi costituzionali, come vedemmo replicatamele in Inghilterra accordare ampli poteri a ministri, onde possano dominare le inquietudini che dominano nei paesi diversi. Rispetto alla seconda proposizione del rappresentante Sirtori, che, sotto pretesto dell’ordine pubblico, iì Governo possa sciogliere o prorogare l’Assemblea, io dico francamente che il deputato Sirtori ha ragione. Ebbene! Ma questo è vero, non solamente se al governo sono concessi i poteri straordinarii, ma anche con la semplice formula di poteri esecu-tlv>, la qual formula non è stata mai determinata; ed è questa la ragione Per cui, fui dal principio, mi sono opposto, perchè il potere esecutivo ordinario comprende in sè la facoltà di sciogliere l’Assemblea. Per questo era necessario che previamente si determinasse che cosa era il potere esecutivo, e quali i suoi limiti. Ma la supposizione di abuso de’ poteri diventa un attacco, un’allusione alle persone investite di questi poteri. Non bisogna illudersi; bisogna dir franco: è certo che chiunque ha poteri può abusarne, per quanto piccoli sieno. Voi avete un generale in caP°, il quale potrebbe abusare di questo potere; e per togliere al generale il suo comando, basterà usare quelle precauzioni, che nelle concioni ordinarie si prendono per impedire l’abuso del potere esecutivo, -oli impedirne e intralciarne l’uso sono cose gravissime, su cui studia- 101,0 lungamente i più profondi politici dell’Europa e che non hanno ancora perfettamente sciolte. Dunque, se l’esperienza fatta di sei mesi di T. VI. 11