214 ai fratelli Genovesi, che Venezia confida in loro, che Venezia aspetta da loro esempi novelli di costanza e di sacrifizio; che Venezia ripete le vostre parole: A Dio ed al popolo spetta difendere la nostra causa. Salute e fratellanza. 26 Febbraio. GOVERNO PROVVISORIO DI VENEZIA. Considerato che le monete di rame furono coniate per servire ai bisogni delle minute contrattazioni, ad uso specialmente delle classi meno agiate; Considerato che le operazioni di agiotaggio sulle dette monete con-trooperano allo scopo per cui furono emesse, e pongono a pericolo la pubblica sicurezza ©ecreta : -1. È proibito l’agio sulle monete di rame. 2. I contravventori saranno puniti con multa dalle lire 25 alle 1000, secondo le circostanze. 5. La procedura, ed il giudizio sulla contravvenzione sono di competenza della Prefettura dell’ ordine pubblico. MANIN — GRAZIANI — CAVEDALIS. 26 Febbraio. Cablo Alberto, ec. ec. Il Senato e la Camera dei deputati hanno adottato; Noi abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto segue: Art. unico. Il governo è autorizzato a sborsare alla città di Venezia un mensile sussidio di lire nuove seicento mila, da cominciare col primo gennaio 1849, fino alla cessazione delle ostilità in quella provincia. Il ministro segretario di stato per le finanze è incaricato dell’esecuzione della presente legge, che verrà registrata al Controllo generale ed inserta nella Raccolta degli atti del governo. Torino, addi i7 febbraio 1849. CARLO ALBERTO. 26 Febbraio. AL POPOLO DI VENEZIA. Dalla Sovranità che ti sei acquistata avesti il diritto, o popolo neroso, di dettare tu stesso le tue leggi e le misure necessarie al benessere. Tale diritto è eguale in ogni cittadino, ma nella impossii>>ij|J che una intiera popolazione disimpegni da sè medesima gli afiari del J