353 Il rappresentante liuffmi: Senza dubbio resteranno. ( Voci affermative. ) Si legge P articolo 09. Il rappresentante Sirtori: Il voto precedente annulla quest’articolo. Il rappresentante L. Pasini: L’arlicolo 69, per la inappellabilità accordata al presidente, è riferibile alla sola prima parte del paragrafo G8. L’articolo dovrebbe conservarsi. Il rappresentante Vare: Non è la decisione del presidente, nè dei secretarli, ma quello degli altri 420 rappresentanti, che sarà inappellabile. Il presidente : Pongo dunque ai voli P emenda proposta di sopprimere l’articolo. L’ articolo è scartato. Il secretano passa a leggere gli articoli 70 e 71 che sono approvati. Segue la lettura dell’ articolo 72. 11 rappresentante G. Ruffini : Questo principio di astenersi dal votare mi pare in contraddizione colla posizione di un rappresentante che ha mandato, e qui siede, per decidere i destini del paese, e i suoi affari. Il rappresentante deve assolutamente avere un’opinione. Faccio osservare che il Regolamento previde il caso, in cui un rappresentante non si trovi abbastanza istruito, e l’Assemblea gli accorda la facoltà di domandare la parola contro la chiusura della discussione. C’ è un’ altra guarentigia, ed è che, se il presidente non è ben certo che la quistione sia esaurita, domanda ali’Assemblea se si trova istruita abbastanza. Dunque mi pare caso assai raro che un rappresentante non sia istruito a sufficienza per dare il suo voto. D’altronde, come possiamo noi, mandali a deliberare, accordarci la facoltà di non dichiararci ? Propongo la seguente emenda: « Ogni rappresentante, il quale presente alla deliberazione, si astiene dal votare, dovrà, sopra interpellanza del presidente, esporre i motivi del suo rifiuto. » Avverto, prima di deporre questa formula, che altre pratiche in altri Parlamenti si usano molto più severe, nelle cui conclusioni non assento. Si usa in qualche luogo chiamare il rappresentante che si rifiuta, a dire 1 motivi del suo rifiuto. L’Assemblea esamina, e interrogata dal presidente, decide se le accetta. Se non le accetta, il suo voto viene ascritto a quelli della maggioranza. Non posso vincolare nessuno a votare in un modo più che nell’altro. Oltre a ciò, vi sarebbe un caso, più difficile a nascere, ma pur pos-sibile, vale a dire che l’Assemblea potrebbe trovarsi divisa in parti eguali. ^ quale si dovrà ascrivere il voto di quegli che si astenne? Domanderei che quello che non vota dicesse il perchè; e nelle cir-. costanze di parità abbia il carico di dare il suo volo, e non di stare seduto per molivi forse non plausibili, e con volontà certo cattiva fare che non si voti, e non passi la proposta. L’opinione deve essere franca, e chi non sa decidere, può e deve domandare di essere istruito. (Applausi.) T. vi. 23