262 31. Papadopoli Spiridione. 52. Pasini Lodovico. 33. Pasini dott. Giovanni. 34. Pasqualigo dott. Gio: Battista. 35. Passalacqua dott. Antonio. 36. Perlasca dott. Alessandro. 57. Reali Giuseppe. 58. Rensovich Nicolò. 59. Rizzardi Gen. Giorgio, 40. Tondelli Gio: Battista. 41. Tondelli Padre Antonio. 42. Treves Giacomo. III. Sezione 1. Andreotta Pietro. 2. Arrigoni Gan. Pietro. 5. Astolfoni Luigi. 4. Baldisserotto Bernardo. 5. Baroni Lorenzo. 6. Boscolo Luigi detto Marchi. 7. Camerata Francesco. 8. Cavalletto Magg. Alberto. 9. Chiozzotto Gaetano. 10. Cipriotto Angelo. 11. Copano Pietro. 12. Ferrari Luigi. 15. Foscarini Giacomo Vincenzo. 14. Fovel dott. Carlo. 15. Francesconi Mag. Daniele. 16. Gasparini Cesare. 17. Gerlin Giovanni. 18. Gogola Antonio. 19. Oraziani Leone. 20. Grimani Michele. 21. Insom dott. Antonio. 22. Lazzaris Bartolomeo. 25. Levi Angelo. 24. Lisatli dott. Giulio. 25. Mainardi Fabio. 26. Malfatti Bartolomeo. 27. Mazzucchelli Ippolito. 28. Minotto Giovanni. 29. Modenalo D. Giacomo. 30. Morandi Col. Antonio. 31. Nordio Antonio. 52. Olper Salomone Samuele. 55. Renier dott. Domenico. 54. Rulfini Carlo. 55. Santello dott. Giovanni. 56. Scarabellin Girolamo. 57. Te'rgolina Vincenzo. 58. Tommaseo Nicolò. 59. Tommasini D. Marcello. 40. Triifoni Francesco. 41. Zennaro dott. Angelo. \ Marzo. RAPPORTO SULLA MARINA letto dal triumviro contrammiraglio Graziasi all’ Assemblea dei rappresentanti dello stato di Venezia, nella sessione del 27 febbrajo 1849. Dopo sei mesi che, per ben due volte obbedendo al voto dell’Assemblea, e piegando la mia volontà a quella dell’ illustre cittadino, del-1’ onorevole amico, che mi desiderò al suo fianco, io mi mantenni in un posto che riguardai sempre come superiore alle mie forze, mi è gradito il trovarmi dinanzi alla legale rappresentanza sovrana del mio paese, ed il potervi offrire, cittadini rappresentanti, un cenno di quanto in questo periodo di tempo si è operato nel ramo essenzialmente affidatomi. L’attitudine ostile e minacciosa dell’Austriaco, che guarda ogni punto del nostro circondario, obbligò la Marina a non iscemare un momento la sua vigilanza, e mantenere costanti quei provvedimenti di difesa, che valsero e varranno a render vuoto di elfetto ogni tentativo dell’inimico, fino