J62 potere assoluto, senza che alcuno abbia ancor detto : di questo potere fa ubusato, può persuadere l’Assemblea a lasciare, non i poteri dittatoriali, ma poteri ampli .... (applausi fragorosi) non mi pare che i dittatori domandino un alto di fiducia troppo grande. (Applausi.) Poi mi permetto di aggiungere: se il governo non avesse voluto l’Assemblea, Favrebbe egli convocata? (Applausi.) 10 dichiaro poi, a nome mio e de’ miei compagni, che mai non intendevamo di approfittare per niente della facoltà di sciogliere F Assemblea; e che anzi intendiamo che sia espressamente dichiarato che, durante questo provvisorio governo, il Governo non potrà sciogliere FAssemblea. (Applausi.) 11 rappresentante Sirtori, perchè non sieno male interpretale alcune parole del Manin, riguardo ai cittadini d’altri paesi, che stanziano a Venezia, vorrebbe una dilucidazione: Gl’Italiani che si trovano a Venezia, ei soggiunge, non sono una minaccia per l’ordine pubblico, subito che sono qui per combattere il comune nemico. Il rappresentante triumviro Manin lo ringrazia della fatta interpella-zione. E che? die’egli, la legge elettorale e la discussione del primo giorno non fecero abbastanza chiaro che li consideriamo come Veneziani? Or come poteva il Sirtori credere che si volesse alludere ad essi ? Qui il rappresentante Minotto rilegge la sua formula, con lieve aggiunta, che spiega la dichiarazione, data dal Manin, di non ¡sciogliere l’Assemblea. Il rappresentante Sirtori, ritira la sua formula. Quella del Minotto viene posta ai voti per alzata e seduta: e risulta accettata dall’ Assemblea ad unanimità, con applausi al Manin. Quindi, ritirata dal rappresentante Benvenuti la seconda parte della sua proposta, si fissa la seduta del domani al mezzodì e si leva la seduta alle ore 6 e pomeridiane. d§ Febbraio. Reggimento unione. I. Battaglione. ORDINE DEL GIORNO Soldati ! DIO, il giusto IDDIO vuole che l’Italia sia redenta. Gli uomini anche i più savi non hanno potuto prevedere, non hanno potuto dirigere gli avvenimenti — Tutto quello che è accaduto da un anno in qua, è accaduto indipendentemente dalla volontà umana : una mano onnipossente ha spinto, ha accalcato i fatti gli uni sugli altri; e noi senza avvederci, in onta agli sforzi del gesuitismo, del pretismo, del papato che da tanti secoli avevano fatto Roma e lo Stato Romano l’appannaggio della loro vile e viziosa casta, predicando la superstizione, conculcando la verità, rendendone stupide le popolazioni, noi, dico, vediamo rotte le catene del dispotismo teocratico, ci sentiamo risorti alla gloriosa libertà de’ nostri au*