308 do, dice il rappresentante Sirtori: anche i membri dei Circoli sono so-\r.ini : dunque i Circoli hanno una frazione di sovranità. Rispondo che il popolo è sovrano soltanto collettivamente, e non può esercitare la sua sovranità in modo diretto: bisogna che la eserciti col mezzo de’suoi rappresentanti, eccetto il caso in cui si potesse convocare in comizii popolari sulla piazza (ulta la popolazione, lo credo dunque che le pretese dei Circoli di esercitare i diritti sovrani del popolo, sieno pretese inconvenienti; e che PAssemblea debba passare all’ordine del giorno per mostrare che le disapprova. (Applausi.) Il rappresentante Sirtori (rumori): Io credo che, se i Circoli avessero la pretesa di esercitare direttamente la sovranità, non farebbero petizioni nè al Governo, nè all’Assemblea; e, dal momento che fanno petizioni aU’Assemblea, riconoscano che il mandalo di esercitare la sovranità non risiede nei Circoli, come non risiede nel Governo, ma ncH’Assemblea. (Applausi.) 11 presidente: Due dunque furono le proposizioni: una di passare all’ordine del giorno, l’altra di rimettere l’indirizzo, come petizione, alla Commissione di guerra e marina, che verrà istituita. Pongo a’ voti la prima proposta, e poscia, se questa verrà scartataci passerà a deliberare sulla seconda. La prima proposta è scartata, e viene ammessa la seconda. Proseguendo, secondo l’ordine del giorno, alla discussione del progetto di Regolamento, s’incomincia la lettura del capitolo G.° E letto l’artic. 51. Il rappreseniunte Sirtori: Propongo un’emenda a quest’articolo, e prego i miei colleghi a non considerare la mia proposta come tema di disputa, come segno di contraddizione, come soggetto di opposizione, di antagonismo. Prego tutti i miei colleglli a considerare la mia emenda come un principio di unione, come principio di concordia, e punto comune di partenza di tutte le nostre discussioni, come un assioma politico superiore ad ogni dimostrazione. Propongo la mia emenda come una bandiera sola, sotto la quale tutti dobbiamo operare in virtù del mandato ricevuto. Per la fedeltà che dobbiamo a questo mandato, per l’onore, per l’autorità di cui siamo rivestili di legislatori del popolo, prego tutti i miei colleglli di accettare la mia emenda, come simbolo del giuramento inviolabile, che tutti abbiamo già profferito. La mia emenda è che le deliberazioni comincino: In nome di Dio e del popolo. (Applausi. ) L’emenda è approvata senza discussione. Il rappresentante L. Pasini: Propongo la seguente aggiunta all’articolo al : « Potrà però la presidenza, se lo trova opportuno, riconvoca-« re l'Assemblea anche prima del giorno fissato per la seguente adunan-« za, e lo farà egualmente sopra domanda del potere esecutivo, o sopra « domanda che per un determiiiiito oggetto, le fòsse presentata da un « terzo (o da un quarto) dei rappresentanti. Queste convocazioni straor-« dinarie si faranno con av viso da pubblicarsi e da trasmettersi alle case « dei rappresentanti. » L’aggiunta è accettata in massima.