108 cioè, conformerebbe le sue istruzioni alla interpretazione data dall'Assemblea, che non è rivocabile che dall’Assemblea medesima. E finché uno non venga qui e proponga che si revochi, credo che l’Assemblea non revocherà le sue decisioni. Ma credo che l’Assemblea non revocherà mai le sue generose deliberazioni, e tino a che non sieno da lei revocate, parmi che nessuno possa nemmeno metterle in dubbio. Il rappresentante L. Pasini: lo ho sempre inteso che non si dovesse deliberare oggi se l’Assemblea debba mandare un messaggio al Governo perchè aduni i collegii elettorali, ma dissi soltanto che si aspetti mandarlo quando siasi deciso sulla elezione Pasqualigo. Per parte mia, non intendeva che dovesse essere chiamata l’Assemblea a deliberare in questa più che in altra questione. In quanto poi all’altra questione, dichiaro ch’io sono perfettamente della opinione del Vare, vale a dire che l’Assemblea debba tener ferma la sua decisione del primo giorno. Ma appunto perchè non nascano equivoci ed inconvenienti, posto che si dà un’altra interpretazione alla legge elettorale 24 dicembre, non voleva che si corresse rischio che le elezioni del 14.° circondario fossero fatte secondo le istruzioni già emanate. 10 domando dunque che sia dall’Assemblea dichiarato liberamente che le istruzioni pel 14.“ circondario sieno modificate analogamente alle sue deliberazioni del primo giorno della sua convocazione. E questo parmi di tutta necessità, perchè non s’introducano nuove questioni il giorno, in cui saremo chiamali a veri licare i poteri dei nuou eletti. 11 rappresentante Sirtori: Mi pare che il senso della legge, cornei« interpretata dall’Assemblea, non si possa revocare, nè si possa più mettere in dubbio; ma nondimeno, quando si fecero le liste elettorali, è possibile, è probabile, che quella legge fosse stata interpretata in modo diverso da quello, in cui fu interpretata dall’Assemblea. Ora il rifare le liste elettorali pei collegii, che devono esser convocali di nuovo, mi parrebbe troppo pesante e troppo lungo: mi pare che si potrebbe supplire a questa mancanza, se mai si fosse commessa dai collegii, nella interpretazione della legge, pubblicando, col mezzo di un decreto del potere esecutivo, l’interpretazione data alla legge stessa dall’Assemblea, invitando tutti gii elettori, che mai si fossero astenuti dall’ esercizio dei loro diritti elettorali per 1’ erronea interpretazione della legge, a venire a farsi inscrivere sulle liste elettorali. Non mi pare che sia bisogno di fare una nuova compilazione di liste elettorali, ma che basii invitare tutti quell', che avessero dato alla legge un’ erronea interpretazione, ad usare dell*1 più ampia interpretazione data dall’Assemblea. Quanto all’ altra osservazione, di molto minor momento, cioè quanto a quelli che, nell’intervallo tra la prima e seconda elezione, avessci® raggiunto l’età in cui ottengono il diritto di essere elettori, mi pare cIh’ si potrebbe usare di questo stesso espediente, cioè potrebbero venire a farsi inscrivere sulle liste elettorali, senza che sia bisogno di rinnovare queste liste. Dunque propongo che, nel messaggio al Governo, sia 1 Governo stesso invitato a pubblicare l’interpretazione^ data alla legge da"