79 imporlo destinalo alla costruzione di un frugone L. 96.33 Società letteraria ...» 14.— ----- 2,158.69 L. 76,570.15 Le maggiori spese camerali di stato dipendono per 59,000 lire da pagamenti delle pensioni trimestrali ; le maggiori spese politiche, per 10 mila lire da'lavori nel Palazzo Ducale, e per 7,000 circa da lavori nelle sale dilla Maternità nell’ospitale civile; quelle del Magistrato camerale per lire 6,000 da lavori nell’ uffìzio di sua residenza, e pel rimanente da pagamenti di pensioni pagate a carico del suo fondo. Il maggiore dispendio per le guardie di finanza è causato dal pagamento della competenza semestrale’di vestiario. Il clero veneto sul fondo apposito percepì nel mese di gennaio una somma maggiore che nel dicembre , attesa la scadenza d’una dotazione bimestrale per la celebrazione di messe. Le altre spese straordinarie di sovvenzione agl* Istituti pii furono occasionate dalle attuali circostanze , per le quali essendo loro mancate le rendite proprie, si è dovuto accordare ad essi un sussidio. 13 Febbraio. ILJ1 Ore li pom. e 20 minuti del giorno 8 febbraio VIVA LA REPUBBLICA ROMANA. In questo momento, all’Assemblea sovrana dei rappresentanti del popolo, è stata votata all’unanimità perfetta la decadenza di diritto e di fatto del dominio temporale dei Papi, ed è stata decretata alla quasi unanimità la repubblica romana. In 144 votanti, 5 soli sono stati dissenzienti per questa finale proclamazione del principio puro democratico. Le tribune affollatissime hanno risposto con così vivi e così lunghi applausi, che mai tanta gioia non ha brillato sul volto dei cittadini. Il ministro Sterbini ha proposto che domani a mezzogiorno, dalla loggia maggiore del Campidoglio, venga pubblicato al popolo il decreto. La discussione è stala lunga, animata, generosa, avvalorata coi migliori argomenti della sapienza civile. E il grand’atto non è stato che 1 emanazione del voler pubblico, dell’opinione universale. La sublime insegna repubblicana torna a sventolare sulle torri dei liberi Romani. Il faro dell’Italia è illuminato; esso risplende nella sua pienezza; il popolo è rientrato nel naturale potere di sè medesimo. Dio e la nazione sono le massime, che hanno ispirato la patria a redimersi, riprendendo coscienza di sè medesima. A Dio e alla nazione si rivolge, nascente sotto gli splendidi auspicii del suffragio popolare, la repubblica romana.