13 ci uà si è permesso di pubblicarli con molte ed importanti ommissioni, senza darsi mai il merito di rettificare il suo fallo: Pasini Lodovivo voti 452 Revedin Luigi » 260 Minotto Giovanni (1) n 413 Mengaldo Angelo » 258 Rcnsovich Nicolò 412 Giuriati Giuseppe » 254 Talamini ab. Piatale (2) » 407 Medin Dataico » 227 Trilioni Francesco » 345 De Ferrari Riccardo| » 217 Molin Marco » 288 Veniero avv. Andrea » 210 Zanadio Avv. » 268 Benvenuti Adolfo 9» 206 Che se fra questa linea di eleggibili, composta d’individui per la massima parte stimabilissimi e meritevoli della nomina, e fra i quali quindi vi consigliamo a far cadere i vostri voli, amaste sapere a chi da noi si dia la preferenza, onde poter accedere a quelli piuttosto che ad altri nomi, noi non abbiamo alcuna dillicoltà di farvi conoscere la nostra scheda, certi che essa contempla tre individui che racchiudono le qualità che formar devono un buon deputato, cioè onestàcapacità ed amore non del proprio interesse, ma del bene della patria. Nomi che si propongono RENSOVICH NICOLO’ — TRIFFONI FRANCESCO — MOLIN MARCO PARECCHI ELETTORI ---49803««—— 3 Febbraio. VENEZIA 2 FEBBRAIO. 1 giornali del Piemonte, stanchi aneli’essi della bugiarda mediazione, che ci tenne a bada vergognosamente mezz’anno, ripetono con enfasi il grido di guerra. Ma pur troppo, se badiamo all’incerta e fiacca condotta del governo democratico di Gioberti, quel grido e’ sembra divenuto una figura reltorica della polemica quotidiana della slampa e non altro. Guerraguerra! troviamo su tutte le pagine di que’fogli e Feco risponde guerra dall’un capo all’altro della penisola. Ma per questo il giuoco vergognoso dell ’’opportunità, che ogni giorno si rinnega, è cessato? Gli uomini di buòna volontà non sembrano punto più premurosi delle sorti italiane di quelli che aveano già acconsentito a stabilire sul Ticino il confine dell’ Austria. La quistione dell’indipendenza, e della guerra, che si deve fare per essa, tanto chiara per sè medesima, Gioberti col linguaggio c colla politica che ha forse appreso dai gesuiti combattendoli, seguita tuttavia a mantenerla in quelle ambagi, che fecero già un’altra volta la rovina dell’Italia. Voi, governo democratico del Piemonte, dite chiaro all’Italia ed all’Europa se volete, o no l’indipendenza italiana; se per questo avete l’appoggio del vostro re costituzionale, o no. Se dubitate di non averlo, ditelo alla Nazione, la quale saprà che cosa decidere. (1) Il cittadino Minotlo venne eletto a rappresentante pel VI Circondario. (2) L’abate Talamini venne eletto pel I. Circondario.