Ì57 legislativo. Noii è già che si tratti di distaccare dal corpo delle missioni dell’Assemblea un potere ed abbandonarlo a sè stesso. Credo auche che solo non potrebbe giovare il paese. A tutela di questo potere, continua sempre a sussistere un altro potere vicino, il potere superiore, il potere legislativo, sempre pronto ad accordare il suo appoggio, il suo soccorso a chi esercita il potere esecutivo. Io crederei veramente non necessario e forse non conveniente ad un’Assemblea politica, l’entrare qui nell'espressione del potere esecutivo. Mi pare che l’idea annessa a questa espressione sia abbastanza chiara, abbastanza determinala dal gius pubblico c dalla pratica generale. Un altro oratore anteriormente disse che il potere esecutivo ha il diritto in casi straordinarii, e quando non possa venir convocata l’Assem-blea legislativa, di far leggi, poiché il bisogno c la necessità suprema giustifica sempre qualunque disposizione per parte di chi ha il mandato di mantenere l’ordine pubblico, di salvare la patria, lo, per me, dico che, quando ho conferito un potere esecutivo a chi che sia^ questo, nel momento del più grave pericolo, lo ripete dalie circostanze e dalla natura del suo mandalo, che é di salvare la patria. Io, per me, crederei allatto inutile qualunque dichiarazione maggiore, poiché la ritengo compresa nella stessa parola potere escati ivo, nella natura stessa del mandato. Per altro vedo che quelli, nei quali noi riponiamo la nostra fiducia (applausi), palesano in qualche modo una certa titubanza. La loro delicatezza li spinge a temere che forse potrebbero eccedere da quella linea, che comprende la parola potere esecutivo. Veramente io credo che abbiano avuto quei Ire benemeriti cittadini tante prove della nostra fiducia, da dovere soltanto calcolare sul vero patriottismo, e non sopra uno spirilo di partili, che v’hanno nell’Assem-blea. l’erciò ogni qual volta dicessero abbiamo salvata la pairia; tutta 1 Assemblea direbbe hanno bene meritato della patria. Io do questa spiegazione alle parole adoperate, potere esecutivo. Io dichiaro con tutta la sincerità che questa è l’intenzione nostra. Questa è 'ina questione di principii, poiché io son venuto qui come rappresentante, non per servire partili di chi che sia, ma per salvare la patria. (Applausi.) Dietro questa spiegazione, credo che la mia proposta possa essere adottata nel senso che le attribuisco, e dovrebbe esser finita ogni questione. 10 desidererei veramente che si evitassero questioni di parole, per impedire che sia fatta un’emenda che possa nuocere e togliere quella buona armonia, quel buon umore, che deve regnare fra chi noi costipiamo al potere esecutivo. Per l’interesse della concordia pubblica, prego 1 cittadini che sono rivestiti del potere esecutivo a voler contentarsi di questa espressione, e contentarsi di questa interpretazione, la quale, io s°n certo, verrà data da tutta l’Assemblea. (Fragorosi e prolungati applausi.) 11 rappresentante jllinotto: Io crederei che forse verrebbe a coincidere colla formula da me proposta, quella suggerita dal rappresentante Uv'v. Benvenuti, quando in questa si dichiarasse bene che s’intende il