287 Vengo all’obbiezione del rappresentante Ruffini. Egli dice: nessuna garantía esiste, col vostro sistema, alle petizioni, e si potrà, secondo il vostro sistema medesimo, portare una inutile, inconveniente pubblicità, perchè il rappresentante, che non farà sua la petizione, ma dirà solamente che essa non è immeritevole di essere presa in considerazione, non si fa garante della medesima petizione. 10 credo che anche a ciò vi sorgerà nlla vostra coscienza trovata facile la risposta. Se un rappresentante pronunziasse che non sia indegna di considerazione una petizione che pur lo fosse, certamente egli porterà all’Assemblea uno scandalo, ma si farà garante almeno di questo. Ciò è quello che si deve contemplare in un’ Assemblea ordinaria, come dissi, e molto più in un’Assemblea costituita nelle difficili speciali circostanze in cui siamo, nelle quali è necessario, come già fu detto, l’agire e non l’ideologizzare. (Applausi.) 11 rappresentante Sirtori: Due parole semplicemene, non per ideologizzare, ma per trattare una quistione logicamente. Dissi che vi è contraddizione nei motivi addotti dalla minoranza, e lo provo. Provo, cioè, che il proponente vuole il diritto di petizione, e nello stesso tempo lascia aperta la strada a tutti gli abusi. Vuole il diritto di petizione; ecco come la petizione è mandata alla Commissione pel caso, 11011 si trova nessuno nella Commissione che dica: la petizione merita d’essere presa in considerazione, allora il presidente della Commissione annunzia semplicemente all’Assemblea che una petizione presentata fu creduta indegna di essere presa in considerazione, e su questo semplice annunzio propone 1’ ordine del giorno, e se, per caso, nessuno dei rappresentanti reclama su quella petizione, non si avrà mai un rapporto. Dimando, dunque, se il diritto di petizione non sia violato? E violato perchè la petizione non fu esaminata, non discussa nella Commissione, non esaminata, non discussa nell’Assemblea. Nello stesso tempo, questo modo presenta aperta la strada a tutti gli scandali, a tutti gli abusi; alcuni sono molti facili a scaudalezzare, lascia inoltre aperta la strada a tutte le noie. Ecco come: La petizione deve essere presentata e letta in tutta la sua estensione dalla Commissione. Per caso, uno dei membri suppone la petizione noiosissima e scandalosissima; un altro dice non trovarla indegna di essere presa in considerazione. Viene all’Assemblea quel semplice annunzio che una petizione 11011 meritevole di essere presa in considerazione fu presentata; allora quello stesso membro, che ha appoggiata la petizione nella Commissione, od altro rappresentante, domanda, che siccome la petizione non fu esaminata nè discussa ¡nella Commissione, sia letta pubblicamente, e noi avremo la noia e lo scandalo di una petizione, che per essere esaminata bisogna che sia letta. Dimando se questo sistema non violi il diritto di petizione e non apra la strada a tutti gli abusi di questo diritto? Il rappresentante Minotto: Pochissime parole ho da dire, soltanto per osservare che il rappresentante Avesani non rispose al mio obbietto. Disse che avevo obbiettata la difficoltà di trovare chi desse schiarimenti. Questo non ho detto; anzi ho soggiunto io stesso che quegli, il quale sostenesse