il Marzo. INNO DI GUERRA Parole di Michelangelo Emillj — Musica del maestro Andrea Galli. Su l’abbonito ferreo Giogo servile infranto Erga il valor degl’itali Di Libertade il canto, Ed il Croazio barbaro, E il Teutone oppressor Mordan del suol la polvere Che calpestar finor. Scuota la Dea de’ liberi Il suo vessil possente, E agli universi popoli Segni il voler d’un Ente: Sia maledetto l’italo Ch’ha giallo e nero il cor, E che sopporta docile Di schiavitù l’orror. Su, fratelli, quel brando impugnate Che vi porse la stessa Natura : SUj fratelli, quel seme estirpate Che di sangue l’Italia bruttò; Un sol votoj un sol grido innalzate, D’esser liberi, Iddio lo segnò. Guerra, guerra, già s’ode lo squillo, Di vendetta l’istante s’appressa Guerra, guerra, l’Italia depressa Più gigante, per Dio sorgerà ; E Vinegia nell’ira repressa De’tiranni la tomba sarà. DECLAMAZIONE DELLO STESSO EMILLJ S’era sciolta da ferreo servaggio Questa figlia di Dio, questa gemma Del Creato che n’ebbe in retaggio Quanto v’ha di delizia e tesor, Orgogliosa agitando lo stemma Che Natura scolpi in ogni cor.