329 censura nel procetso verbale, il che vuol dire formulare una qualche accusa e scagliarla contro taluno de’suoi rappresentanti; perchè non avrebbe poi una voce chiara e solenne, ma dignitosa, contro chi non è del suo gremio e che avrà fatto peggio che turbare l’ordine parlamentario ? La discussione è una specie di votazione, e l’uomo onesto, che parlerà in favore d’una parte, anche se segreto, darà il voto in favore di essa. Avremo dunque un voto palese; e mi pare che, mentre alcuni fanno prova di coraggio civile, manifestando la propria opinione, sia giusto e generoso di nou abbandonarli essi soli alle impressioni del pubblico. Questa è la mia opinione, che forse non saprò far adottare, ma che desidero altri più valenti di me continuino a sostenere con robustezza di ragioni, ad onore del principio. In ultimo dirò, o signori, che noi non siamo popolo dinanzi a una monarchia, ma popolo, rappresentanti di popolo, dinanzi a popolo; non abbiamo bisogno di maschere, che ci nascondano a noi stessi. 11 rappresentante Benvenuti: Dopo quello che con tanta eloquenza fu esposto dall’onorevole rappresentante Tommaseo, tengo inutile di entrare negli argomenti, che favoriscono l’ammissione del voto segreto; panili che basti occuparci di quelli, con cui lo si vuole combattere. L’oratore, che or ora mi precedette, cominciò dal dire egli stesso che vi sono questioni, nelle quali non si può ammettere il volo palese; c per tali specificò segnatamente le questioni personali. Ora, perchè, domando io, si fanno queste eccezioni? perchè, si dice, si possono facilmente ferire dei riguardi di amicizia, di parentela od altri. Ciò non può essere, se non perchè si ritiene poter i rappresentanti essere accessibili a questi riguardi; or non credete voi che possano esser accessibili a riguardi molto maggiori in altre questioni? Y’è forse maggior pericolo neiresclu-dere questo o quel rappresentante da una Commissione, che nell’all'rontare l’opinione del pubblico, nel proclamare altamente che si crede utile e giusto ciò che gran parte del popolo, in un dato momento, non reputa tale? Voi sapete quante volte un giorno si adottò una massima, e passò da per lutto come una verità da non ammettere discussione, che forse tutto il pubblico l’indomani ha riprovato. In tali casi, certo ci vuole molto coraggio, e più certo di quel clic si esiga a rifiutare il proprio voto ad una persona. Non è certo da porre in dubbio che quante più condizioni richiederete, tanto più aumenterete le difficoltà di un voto sincero e coscienzioso. Ciò che importa alla nazione, ciò che importa ai nostri mandatili, s* è che noi votiamo secondo la nostra coscienza. Un malvagio soltanto, ammesso il suffragio segreto, può votare contrario alla propria coscienza, poiché egli non ha alcuna ragione per farlo. Ma invece, nel suffragio palese, basta che manchi il coraggio che tulli possono vantare alla tribuna, ma che in certi casi ognun sa che può facilmente mancare. Se voi dunque vorrete aver un voto coscienzioso, cercate di togliere i pericoli, lasciatelo libero. Conchiudo; credete che sia più facile trovare un malvagio rappresentante, od un rappresentante che manchi del coraggio civile? Tulli i rappresentanti devono essere onesti, tutti galantuomini. Ma qualcuno, in qualche circostanza, può subire la sorte di tutti gli uo-