398 11 presidente: Si traila di divisione c non di emenda. Legge il paragrafo 61. Il rapprsentante Tornielli: Sarà sempre un’emenda . . . Foci: A’voli, a’voti! Il presidente: Tocca all’Assemblca decidere se sì debba ammettere la divisione, o no. Il rappresentante avv. Benvenuti: Per quanto mi sia doloroso veder troncare la questione con un colpo di spada, devo però richiamare l'attenzione delPAssetnblea sull’ossersauza del suo Regolamento. Tutto ciò clic disse il rappresentante Sirtori costituisce in ultima analisi un’emenda alla proposta Olper; ora, un’emenda non può essere volata se un altro rappresentante non la sostiene: quindi, per prendere in esame nel suo complesso la emenda Sirtori, sarebbe necessario che un altro rappresentante sì facesse ad appoggiarla. Il rappresentante Fubrisi: Per quello che riguarda la responsabilità ministeriale, sostengo l’emenda Sirtori. 11 presidente : Qui sta appunto la difficoltà, perchè raccogliendo la proposta Sirtori, non un’emenda sola, ma molle, è difficile applicare il principio accennalo paragrafo per paragrafo; perchè un rappresentante potrebbe sostenere un’emenda, e non l’altra, appunto per la divisione delle varie emende. Il rappresentante Fabrisi: Appunto per ciò mi pare che si dovrebbe abbandonare ¡1 primo suo paragrafo, se altii non lo sostiene, e passare agli altri. Il rappresentante Cliiereglìin: Siccome sarebbe desiderabile, clic questa questione fosse possibilmente risolta ad unanimità di suffragii, così io credo conveniente ricordare al rappresentante Sirtori un fatto, ch’egli forse ha dimenticato, e quando lo ricorderò, ei converrà probabilmente con noi. Egli ha detto: se il rappresentante triumviro Manin venisse a questa tribuna a dire: mi occorrono poteri eccezionali; noi gli accorderemo. Io ricordo al rappresentante Sirtori che ieri, a mezzo del presidente dell’Assemblea fu fatto noto a tulli i rappresentanti, e vi era presente anche il rappresentante Sirtori, che Manin riteneva nella sua coscienza di non poter in questi momenti difficili governare senza poteri eccezionali. Ora ch’egli abbia dichiarato questa cosa in Gomitato secreto, o in radunanza pubblica, credo che sia precisamente la stessa cosa. Io ho inteso parlare dal rappresentante Sirtori di convenienza, di dignità. Io credo che, quando noi non tradiremo il nostro mandato, cli’ò di salvare la patria, non tradiremo neppure la convenienza, la dignità nostra. Quando un uomo, che per averci lin qui governati è in grado di conoscere più d’ogni altro le cose nostre interne ed esterne, ci viene a dire perchè io assuma il grave incarico di governare in questi gravi momenti, perchè io vi garantisca la quiete del paese, senza la quale si aprirebbero le porte all’ inimico, è necessario che mi accordiate straordinari poteri, dei quali che io non sia mai per abusare vi assicurano gl’istanti tutti del mio passato governo, io credo che noi dobbiamo assolutamente accordare senza alcun contrasto. Signori! Io credo più ai.principii che alle persone. Ma le virtù di