74 I Lombardi, che ne avevano fatto una lunga esperienza, non avevano bisogno delle stupide tergiversazioni del viceré, della scaltra malignità della polizia e dei diplomatici raggiri di Ficquelmont, per accorgersi che, per quanto moderate fossero le loro domande, nulla avrebbero ottenuto, giacché il governo non dissimulava minimamente quali potessero essere le sue intenzioni. Si venne perciò nella deliberazione di castigarlo a spese di proprie privazioni. Il governo traeva gran lucro dal consumo dei sigari; per togliergli questo lucro, fu deciso di non fumar più; la Boemia e l’Austria mandavano in Italia gran copia di pannilani, e per toglier loro questi guadagni, fu deciso di non farne più uso, e di vestirsi soltanto di stoffe nostrali. La pubblica opinione era il tribunale, da cui partivano queste leggi; bastava che un solo ne suggerisse l’utilità, perché fosse propagala dalla fama e sanzionata dal consentimento unanime. Fino a quest’ora, lladetzky si era mantenuto neutrale, e le parti odiose le aveva lasciate alla sola polizia. Ma, col primo dell’anno 1848, entrò anchegli in iscena collo incoraggiare soldati ed ufficiali ad uscire con sigari in bocca, onde fare insulto alla pubblica opinione. 11 primo suo agente provocatore lu certo Neipperg, bastardo dell’impudica Maria Luigia, ufficiale codardo, che, piuttosto che accettare un duello, preferì di essere villanamente bastonalo. Poi, il giorno 3, furono cacciati fuori dalle caserme alcune centinaia di granatieri ungheresi e di dragoni boemi, ubbriachi di acquavite, coll’ordine di provocare la popolazione, e far quindi man bassa senza distinzione di età o di sesso. Ma la popolazione non sì lasciò cogliere : ciò nondimeno alla sera, prima di ritirarsi ai loro quartieri, quei frenetici si gettarono sopra una turba di gente tranquilla e indifesa, condensata in uno de’Iuoghi più popolosi della città; e, dimenando le sciabole a tondo, alcuni uccisero, più altri ferirono, e maggiore strage avrebbero fatta senza l’arditezza dì un pompiere milanese, che, tratta la sciabola, impedì loro di procedere innanzi nella galleria De Crìstoforis. Fra i morii, vi fu il cuoco del conte Ficquelmont, inseguito da alcuni dragoni ed assassinato al pie’ di una scala, e il consigliere di appello Manganini, settuagenario e gottoso, ed affezionato all’Austria. La viltà degli assassini non poteva quindi essere meglio comprovata. Come, d’altra parte, a prova del cieco furore, con cui si procedeva dai poliziotti nelle loro provocazioni contro il popolo, basti dire che essi arrestarono, maltrattarono e trascinarono alla polizia, senza conoscerlo, il conte Casati, podestà di Milano. Contro abusi così atroci della forza, il Municipio, i primi dignitari! ecclesiastici, altri magistrati o personaggi autorevoli, riclamarono e protestarono dal governatore, dal viceré, da Ficquelmont; ma, con somma loro sorpresa, udirono che niun di costoro aveva autorità, e vennero a scoprire che ogni autorità era in mano di Radetzky. Così l’Austria, senza alcun bisogno, senza previo avviso, senza diffrazione al pubblico, avea posto sotto il regime militare uno stato di due milioni e mezzo di abitanti. Come si spiega quest’atto, contrario iill’uso di tutti i popoli civili? ( Sarei continuato.)