480 inculi che le delle Misure siano quelle statutarie commerciali di Venezia, cioè il Mastello - Secchio - Boccia - Mezza - Quarto - ed Oltavo. Per la pronta osservanza pertanto della Superiore Determinazione incombente a tutli li Fabbricatori e Venditori in dettaglio della Cervogia, questo Municipio cui spetta 1’ ingerenza e sorveglianza anche in questo ramo di amministrazione, stabilisce a tutto aprile 1849 il perentorio termine entro il quale dai predetti Esercenti dovranno essere presentate all'apposito Uffizio di Verificazione per l’applicazione del bollo tutte quelle Misure sopraindicate delle quali eglino volessero usare, nonché gli attuali recipienti di vetro od altro in uso, avvertendo che a termini di quanto prescrive il § 3. del suddetto artic. 10 dovranno essere perforate a cura dei presentatori al punto preciso della rispettiva capacità di ogni misura, col confronto del Campione statutario. Tutti quelli pertanto che lasciassero trascorrere il termine fissato per la bollatura di legge facendo uso di consimili misure senza il prescritto bollo, saranno multati in lire ventitré correnti giusta il tenore dell’art. 26 della citata legge italica a mezzo della Municipale Rappresentanza nella cui Cassa dovranno essere versate le relative multe. La più diligente vigilanza verrà attivata polla esalta esecuzione del sopraprescritto. Il Podestà GIO. CORRER L’Assessore Carlo Dott. Marzari Il segretario A. Licisi. 21 Marzo. REGNO DI SARDEGNA. Turino 14 marzo. La Camera dei deputati all’ annunzio fattole il dì 14 dal ministro R.attnzzi della ripresa delle ostilità, ed essere già partilo il re per la guerra, proruppe in grida di gioia e fece applausi prolungati, che si confusero con quelli non meno lieti e sonori che scoppiarono nelle Gallerie. Furono pure applaudite due proposte di legge: con una sono introdotte alcune modificazioni al codice penale militare e al decreto del 10 ottobre 1848: coll’altra si dispone: 1. che i nomi dei combattenti che caddero o cadranno nella guerra dell’ indipendenza italiana, saranno scolpiti a caratteri d’ oro in tavole di marmo da conservarsi nelle respettive chiese parrocchiali del loro luogo natale; 2. che ciascun Comune dello stato dovrà nel bilancio del corrente anno stanziare i fondi a ciò neces-sarii; in difetto saranno assegnati d’ Uffizio dall’intendente generale della divisione. NOI CARLO ALBERTO, ec. ec. « Il principe Eugenio di Savoia-Carignano è nominato a nostro luogotenente generale durante la nostra assenza dalla Capitale. « Egli provvederà in nome nostro, sulla relazione dei ministri rispou*