540 Il rappresentante Olper: Volevo domandar la parola per una intcr-pellazione al Governo; ma siccome vedo che il presidente non si trova al momento nell’Assemblea, prego la presidenza a volerne tener conto per quando sarà presente. II presidente : Osservo che, stando al Regolamento, le interpellazioni al Governo possono benissimo farsi ; ma sta al Governo il decidere se le ammette. Il rappresentante Olper : Appunto per questo mi riservo a farle quando sarà presente. Il presidente: Ora l’ordine del giorno porta la nomina d’un questore. Eseguita la nomina per ¡schede, sopra 73 votanti, risultò eletto con 51 voto il rappresentante Palazzi; il rappresentante Comello ebhe 28 voti. Il presidente : Passando ora all’ordine del giorno, bisogna occuparsi della presa in considerazione di una proposta del rappresentante Lunghi per la concentrazione degli atti di protesto in un apposito Uliicio. Prego il rappresentante Lunghi se ha d’ aggiungere qualche schiarimento alla proposta. Il rappresentante Lunghi : Furono denunciati molli disordini, che si commettevano nella levazione dei protesti. Il Tribunale supremo ave.a ordinato un’ investigazione. Intanto, la Camera di commercio, persuasa che si dovesse trovare un rimedio, ha pensato di suggerire che tornasse conto di unire tutt’ i protesti in un Ufficio, dipendente dalla medesima Camera di commercio. Questo però non ha avuto efFetto, perchè, se in allora erano pochi i notai, successivamente venne confermata questa professione e fu portato il numero dei notai a 15. Per altro, il disordine non ha cessato; e lasciando indietro quello che ha avuto luogo dal 1859 fino al 1847, ritengano, o signori, che sempre più si confermava che, nelle maniere di assumere i protesti, o non si andasse talora alle case, o si portasse . già steso Fatto; cosa assolutamente contraria al disposto della legge. Allora sorse un progetto, presentato da dieci dei notai esercenti, il quale consisteva nel concentrare tutto l’esercizio dei protesti in un Ulficio apposito, che fosse sostenuto a spese dei notai, i quali si dichiaravano insolidarii per tutte le conseguenze che potessero avvenire. Questo progetto è stato passato alla Camera notarile; e la Camera notarile, confessando al Tribunale d’appello i tanti disordini che erano incorsi, diede la sua piena adesione perchè il progetto fosse accettato. Il tribunale d’appello ha sentito allora ¡1 tribunale di commercio, che pienamente ha aderito. È stata sentita anche la Camera temporaria di revisione, che ha protetto il medesimo divisamento. Allora le carte sono state passate al Governo; il Governo ha creduto di sentire il Consiglio dei giureconsulti, di cui io faceva parte ; il Consiglio dei giureconsulti, a pieni voti, presentò al Governo il progetto di piena adesione. Ma questo progetto è stato presentato al Governo solamente nell» febbraio, nell imminenza, cioè, dell’unione dell’Assemblea. Non era quin-