460 Europa, l’Austria dava tosto segno ili non avere alcun seno proposito di onorevole componimento, e ili voler solo trar profitto e dall armistizio e dalla mediazione per rifornirsi di forze , e provvedere al riassestamento del suo scompaginato impero. Tale è il pensiero che ha predominato in tutta la politica austriaca dal 9 agosto a quest oggi : tale il motivo di tulte le coperte ed aperte tergiversazioni, con cui da ben sette mesi si fa giuoco della buona lede della Sardegna e dei benevoli ulficii delle Alle Potenze mediatrici. _ , , L’Austria ha violato in più modi le stipulazioni espresse dell armistizio , e la condizione internazionale di quei paesi eh essa non doveu occupare che militarmente e secondo gli articoli dell armistizio e secondo il più ovvio concetto della mediazione. Le violò col trattenere la meta del parco d’ assedio di Peschiera col pretesto che le truppe Sarde non fossero sgombrate da Venezia, ina in realtà col disegno di rendeie a ¡1 Sardegna impossibile il riprendere la guerra. Le violò coll osteggiale e-nezia da terra e da mare, sebbene anche per quella maravigliosa ci U fosse sancita la cessazione delle ostilità. Le violò colla restaurazione politica del duca di Modena, con tulli gli atti governativi, ed aventi segui 0 di ulteriori elicili , che bandi nelle Provincie Lombardo-Venete e nei Ducali. Le violò colle strabocchevoli tasse di guerra, imposte a categone di emigrati compilate dall'odio e dall’ira, e coll intimazione agliemigini tulli di ricondursi entro un brevissimo termine a’ loro donuCilii, so 0 pena di tale un sequestro di ogni loro sostanza, equivalente a conisca. Le violò coll’editto del 5 gennaio di quest'anno, nel quale un commissario imperiale ingiungeva che fossero nominati ed inviati a Vienna in 1 vidui a deputati delle Provincie Lombardo-Venete per attendere 1 noi > iiamento politico delle provincie stesse. Le violò con tutte que e egg arbitrarie, con tutte quelle mene fraudolente mercè le quali intese a lorire l’asserto, che sia spenta del tutto la rivoluzione nelle provinci • essa occupate, e risorto il desiderio e l’amore degli ordini anliein. polarmente le violò, ed infranse nel tempo stesso i prmeipii eterni‘ . j-ilto che regolano qualunque civile consorzio, e conculcò le sauté» e della umanità, consentendo al suo Maresciallo c a’ Luogotenenti » > che nelle terre da ioro militarmente occupate trascorressero al più « esercizio della forza, alla più violenta rapina, all’insolenza la più P eanle. L’Europa intera ha raccolto con ribrezzo ¡particolari » .cje eccessi 0 tollerati o commessi dalle autorità militari austriache nelle Pr si italiane: e 1 Europa si domanda come possano commettersi o 0 jd questa luce di tempi da un Governo civile, da un Governo ctie essersi sollevato all’altezza degli spiriti e dei sentimenti di questo 11 Governo Sardo troppo rispetta sè medesimo, e il pop0® pitela le sorti, per llScir di qHCua injsura che altissime coiivcnicn ^ j,laudano quando sì lien digcorso d’ un Governo anche nemico. f»tà non saprebbe Co,ne qua|ilìcarc certi aUi più recenti del u Austriaco nei paesi U;i ,ui milita|.menlc occupali. Se non che, qua» ^ ^ da sperate c e s’imponga un colai Governo ne’paesi che 00 , sUa jjtarmente, quando s> a ¡u terrUorii posti fuori d’ogni presuli giurisdizione, t ^^‘•perar come fece ultimamente a Ferrara.