405 Egli ò perciò che devo chiedere, anco per consiglio medico, di esserne dispensato, tenendo vivamente impressa la gratitudine della nomina e l’ amarezza della rinunzia. Salute e fratellanza. Venezia 5 marzo 1849. Il presidente: L’Assemblea voterà per alzata e seduta, se intenda accettare tpiesla rinunzia. La rinunzia è accettala. Il presidente: Adesso, secondo l’ordine del giorno, sarà falla lettura della rinunzia del rappresentante Rcnsovich Nicolò. Un segretario legge: Signor presidente. La prego di far accettare dall’Assemblea la mia rinuncia al carico di deputato. Non mi sento capace di sedere fra colleglli, che hanno creduto di dovermi amareggiare l’anima con dichiarazioni tali, che fanno offesa al mio onore. De’ miei sentimenti, della lealtà del mio procedere, chiamo Iddio in testimonio. Fratellanza e concordia. 0 marzo 1849. Il rappresentante Tommaseo: Credo che si possa incolpare talvolta di qualche atto di negligenza un magistrato composto di più persone, senza credere che l’ima o l’altra di queste, o tutte, sieno deliberatamente colpevoli. Affermo sull’onor mio di non aver inteso offendere pimlo l’onore del sig. Rensovich; e prego l’Assemblea di non accettare la sua rinunzia, e rispettare in lui l’eletto del popolo. 11 rappresentante Fare: Come quello, che nella conferenza d’icri mattina ho espresso più fortemente degli altri le lagnanze contro il Comitato di pubblica vigilanza, mi credo in dovere di venir a fare a questa tribuna la stessa dichiarazione dell’illustre Tommaseo. Il presidente: Pongo ai voti se l’Assemblea intende accettare ]la rinunzia del rappresentante Rensovich. Si voterà per alzata e seduta ; chi intende accettarla si alzi. Per prova e contro prova la rinuncia, ad unanimi voli, non è accettata. Il presidente: Si darà comunicazione all’Assemblea delia rinunzia sìmile, mandata dal rappresentante Morosini. Un secreturio legge: Cittadino presidente. Trovo necessario di domandare la dispensa dal carico di rappresentante, dopo le dichiarazioni falle in Assemblea a carico del corpo, cui h° l’onore di appartenere, cioè del Comitato di vigilanza. Venezia 6 marzo 1849. Il rappresentante Tommaseo: Alle ragioni addotte per non accollare rinunzia del nostro collega Rensovich, debbo aggiungerne un’ allea,