85 ODE 0 Più bella fra l’armi di mille coorli Risorse Viuegia la terra de’forti; Risorse la terra de’mislici allor. Iddio la riscosse — siam liberi tutti: -Dall’orrido giogo, dall’ansie, dai lutti, Dal triste servaggio ci tolse il Signor. Felice chi spende nel vero la vita! Chi incuora l’argilla tanti anni sopita, E suscita il fuoco che il Cielo le diè! Felice chi, invaso di santo fervore, D’Italia sol arde, di Patria, d’amore: Si prostra alle glorie d’un Popolo re. Passò la stagione che sgherri venduti Tradivan Viuegia, più tristi che astuti, E l’oro fu premio, fu merto il servir; Chè Iddio suscitolla a libera scuola Di liberi spirti : sua santa parola E ipocriti e drudi consacra a’martir. I dritti di Patria son dritti di Dio; Celeste è l’affetto del luogo natio: Son numi all’Italia sol Dio e libertà. Si sposin negl’inni de’nostri Leviti Ai canti di Patria di Cristo gi’invili: Ci unisca e avvalori fraterna pietà. Non splenda la luce sul vile rubcllo Che aita ricusa al mesto fratello, E, bieco negli altri, sta solo con se. Non fregi il bel rosso chi gioia non sente, Non cingasi il verde chi a speme è impotente, Nè il bianco si posi su chi non ha fe’. Tua voce, o gran Nico, d’Arcangeli è voce. Che scuote l’Italia, l’affretta veloce Degli alti suoi fati per l’arduo sentier; Non è dessa suono che transita e muore; Ma vampa che accende ne’petti l’amore, E affetti gagliardi, civili pensier. E tu prò’Daniele, del popol delizia, Sul popolo spargi del ver la dovizia, Dissemina il germe che un di frutterà : Converti la turba de’corvi, de’rei: Disperdi le trame de’vii Farisei; E annunzia sol Dio, sol Dio e libertà, (*) Musicata con patriottico affetto dal cilt. Maestro Andiea Galli, e sira es®^ guita dalle artisle Clelia Forti, da Dionilla Santelini, e da altri aitigli.