537 31 Mar so. CITTADINI! Il Governo non ha ricevuto alcuna notizia uflìziale. I giornali di questa mattina recano le seguenti: Da Supplimento alla Gazzetta Piemontese del 2G marzo. Dal Quartier generale, donde da più giorni non ci era pervenuta alcuna notizia, riceviamo quest’oggi il seguente bullettàio: « Il giorno 23 marzo ebbe luogo la battaglia campale: le truppe erano stanche dalle lunghe marce e contromarce dei due giorni precedenti, ma la battaglia non poteva essere differita, essendo venuti i nemici all’assalto. La linea di battaglia distendevasi dalla Bicocca, casolare che sta a cavaliere della strada di Mortara, sino al canale situato un po’all’indietro della cascina detta di Corte nuova verso la strada di Vercelli. La prima divisione, composta delle brigate Aosta e Regina, formava l’ala destra, e stendevasi sull’altipiano dietro Corte nuova, sulla sinistra della strada di Vercelli. N’era al comando il generale Giovanni Durando. La seconda divisione appostavasi davanti alla cascina della la Cittadella: questa divisione componevasi delle brigate Casale, Acqui e Parmense. La terza, composta di Savona e Savoia, appoggiavasi alle poche case con una chiesa denominata la Bicocca. La comandava Perrone. Il duca di Genova appostavasi dietro in riserva colle brigale Pinerolo e Piemonte dinanzi a San Nazaro, cimitero. Solaroli coi battaglioni composti stava sulla strada di Trecale. Il duca di Savoia appoggiava l’ala destra colle brigate Cuneo e Guardje. Era a poca distanza dalla città nei bassi piani, che stendonsi immediatamente sotto le sue mura verso la strada di Vercelli. Alle 11 del mattino gli Austriaci cominciavano ad assalirci alla Bicocca sulla nostra sinistra. Dopo alcuni vivissimi colpi, non tardava il fuoco a distendersi su tutta la linea di battaglia. Il reggimento di Savona, appostato in prima linea, piegò e vi fece entrare in combattimento la brigata Savoia. In breve Savoia e Savona ripigliavano le posizioni perdute, e si spingevano lino alla cascina Lavinchi sulla sinistra della Cittadella. In questo frattempo rallentava il fuoco degli Austriaci sulla nostra sinistra, e pareva che i loro sforzi si portassero al centro della Cittadella, che fu presa e ripresa più volte dalle brigate Casale, Acqui e Parmense comandate da Bes. Qui l’assalto degli Austriaci si fece più forte sulla sinistra. Le brigale Savoia e Savona cominciavano a ripiegarsi verso la Bicocca. In breve fu perduta questa posizione, che decideva delle sorti della giornata. Si mandò al soccorso la riserva del duca di Genova. Il duca combattè energicamente: gli furono uccisi o feriti parecchi cavalli, sicché dovette dirigere l’azione a piedi, ma furono inutili i suoi sforzi. Allora gli Austriaci portarono tutte le loro forze al nostro centro. L’azione s’impegnò vivissima sulla nostra destra e sul centro, ma ripie-