16 quale riteucvasi doversi concedere per le speciali sue circostanze una più larga proporzione nella legge elettorale, siccome a quella che composta nella massima parte di militi e di persone uscite di minorità, darebbe un numero maggiore di elettori di quello che se ne potrebbe trovare a pari proporzioni nell’ordinaria popolazione delle provincie libere: si riteneva perciò che si dovesse stabilire un numero di deputati in ragione del numero degli elettori. 11 timore però, che la scelta di questi rappresentanti, la quale esigerà certamente dei concerti e degli accordi fra i governi italiani, potesse far nascere delle opposizioni che ritardassero la convocazione della Costituente, faceva sì che taluno credesse conveniente il rinunciare per ora all’esercizio di questo diritto, salvo poi ad ottenerlo dalla Costituente stessa tostochè fosse riunita. La competenza di eleggere questi rappresentanti per le occupate provincie, sembrava a qualche altro dover essere esclusiva di Venezia. — I Lombardo-Veneti congiunti da tanti anni ia una sola cittadinanza, non possono, diceasi, essere considerati veramente emigrati quando sono in Venezia dove come al cuore, si raccolse la vita delle provincie; compelere perciò a Venezia prima che ad ogni altro, il diritto ed il dovere di rappresentare l’intero stato Lombardo-Veneto. — Ciò nulla meno non essere conveniente, che Venezia inviasse una rappresentanza proporzionale al numero dei Lombardo-Veneti, ma essere suo diritto e dovere di mandare dei deputati, anche per parte delle provincie occupale; onde sembrava necessario il proporre che Venezia, volendo anche in questa occasione mostrare la sua fratellanza ed esercitare ad un tempo la sua tutela verso le sventurate provincie cui è tolta l’espressione di un libero voto, mandasse una rappresentanza complessiva di deputati corrispondente al numero delle provincie Lombardo-Venete; rappresentanza che non potrebbe non essere ammessa dalla Costituente per l'importanza che ha attualmente Venezia, e per la forza così di terra come di mare che essa è pronta a mettere a disposizione del Parlamento italiano. Quest’ultima proposizione venne accolta con vivissimi applausi dal Circolo il quale riconobbe la convenienza che i rappresentanti di Venezia, come solo centro libero del Lombardo-Veneto, debbano essere 47 quali sono appunto le provincie che compongono questo stato.