324 ? uomo leale non fosse abbastanza adempiuto, si veggono salire la bigoncia per domandare che della lor votazione sia preso atto speciale. E che, o signori? Saremo noi da meno di loro? 0 sarà questo popolo da meno degli altri popoli? ... Io insisto dunque per la pubblicità del voto. (Applausi.) Il rappresentante Tommaseo sale la bigoncia applaudito : — Se in leggendo esitassi, prego, ora e sempre, l’Assemblea di quell’indulgenza, che tutti gli animi gentili usano ai poveri ciechi (legge): Sono ragioni di generosità, cittadini, quelle che, secondo il mio parere, consigliano il voto segreto; nè io ve lo proporrei se altre fossero. Incomincio dal dire che in popolo schiavo le precauzioni sono inutili, in popolo buono superflue. E la nostra Assemblea, se s’ attiene al voto segreto, saprà bene colla nobiltà delle sue deliberazioni farne cospicua la bontà. Imporre il voto palese è atto di diffidenza. Or la diffidenza è l’usbergo de’ reggimenti tirannici; ma quel che crea la libertà è la fiducia. Certamente, il voto palese diverrebbe inevitabile se altro modo non avessimo da discernere i reamente timidi dai virtuosamente animosi. Ma noi siam quasi in famiglia, e possiamo alla lunga 1J un dell’ altro indovinare i suffragii. Mancano forse a questo tempo le opportunità di conoscersi ? Qual è il deputato del popolo che possa in tutte le parole e atti suoi mascherarsi? Ned ai codardi, se ce ne fosse, il voto palese sarebbe rilegno, perchè la codardia è svergognata^ laddove la generosità ha il suo pudore. Ch’ anzi, siccome più forti sono le grida di terrore che di coraggio, così pur troppo abbiam visto uomini invasati da sentimento ignobile, essere presi come da un' ubbriachezza d’ ardire, da 1111 impeto di paura, da un estro di servilità, che agli animi bennati mette compassione e spavento. Nè, del resto, ad uomo a cui la franchezza è necessità, viene interdetto accompagnare il voto segreto con parole apertissime, e affrontare le contraddizioni e i pericoli. Il voto segreto può dunque congiungersi con le utilità del palese, non il palese con le utilità del segreto, che poi vedremo. Delle ragioni che stanno per il palese, le due prime dunque, del farci conoscere gli uomini, e del difenderli dai pericoli della paura, non reggono. Certamente, l’eletto dal popolo deve al popolo conto di quanto egli fece; ma da codesto non segue che alla spicciolata egli debba esporre alle interpretazioni nemiche di gente o passionata o corta, di gente che non è il popolo, 1’ espressione del proprio sentimento su tale o tal fatto, che non solamente il popolo, ma gli uomini più periti non possono giudicare se non dall’ intero. Sla bene che l’ opinione pubblica può dal voto palese degli uomini più autorevoli essere ammaestrata e diretta: ma degli uomini più autorevoli i sentimenti son noli, ned eglino potrebbero durare autorevoli se li nascondessero. E talvolta potrebbe l’opinione dei più dal suffragio d’uomini più creduti che credibili essere pregiudicata, e il voto palese nuocere al libero arbitrio, il quale è primo elemento di libertà. Che poi debba l’opinione pubblica alla volta sua illuminare e reggere il voto degli eletti del popolo, è cosa certa : ma sta a vedere se per questo il