- 101 — — Figuratevi — disse, troncando d’un tratto le mie argomentazioni — figuratevi che Ossip Vassilievié talvolta veniva da me, con una vecchia e sudicia zimarra foderata di pelliccia, fumando la pipa. Mon Dieu, rien qu’ à ce souvenir j’ai des nausées... Quando se ne andava, lasciava la zimarra sul divano. Una volta, in mia presenza, si trasse di bocca la dentiera e si mise a stropicciarla con una certa polve-retta... È orribile, orribile ! — Con me, tutte queste cose non potrebbero accadere. La dentiera non me la toglierò mai in sua presenza, perchè ho ancora tutti i miei denti; la pipa non l’ho mai fumata e posso giurarle, se vorrà, che non mi vedrà mai in zimarra, e, tanto meno, in zimarra di pelliccia. — Et puis il était jaloux, horriblement jaloux, sebbene io non gliene dessi alcun motivo. Talvolta fingeva di partire in viaggio e poi tornava indietro improvvisamente, credendo di sorprender qualcuno in casa. Naturalmente non ci trovava nessuno; ma dovete convenire che tali sospetti erano un’offesa; tanto più che in provincia, ove dimoravamo allora, tutti lo sapevano. Egli era più geloso che mai, l’estate, quando era costretto a recarsi quà e là in giro d’ispezione. Alors, pour ni effrayer, il inventali chaque fois de nouvelles sottises. Una volta il suo aiutante, per ordine suo, mi assicurò esservi una legge in forza della quale Ossip Vassilievic, appena le truppe si recavano al campo d’istruzione, aveva il diritto di farmi fucilare senza ombra di processo. Je me souviens très bien qu’ il appellali cette stupide loi « la legge marziale»... Io non gli credetti, s’intende, ma, convenitene, Paul, sono cose che offendono. — Ne convengo volentieri, ma le giuro, Maria Petrovna, che io non sarò mai geloso, anche se le trovassi sola a solo con Kolia Kuniscev, a cui lei è tanto affezionata. — En voilà encore un ingrat ! È proprio vero che gli volevo molto bene; ma, come mi ha ricompensato? È un