— 100 — — No, no, non mi avete capito. Volevo dire che, alla mia età fa paura di entrare in una nuova vita, in un ambiente sconosciuto... — Quale sarebbe questo « ambiente sconosciuto » ? Lei dimentica che ha già avuto marito e che, anzi, è stata abbastanza felice col defunto... — Questo è vero. Ho molto amato e stimato Ossip Vas-silievic ; eppure, in queste relazioni maritali, vi sono molte cose spiacevoli. Et puis, je vous dirai, que dans tout cela il y a un coté ridicule qui ri!est pas du tout comme il faut... Avrei dovuto allora iniziare il movimento di ritirata; ma in quel momento l’idea di perdere Maria Petrovna mi si presentò come una sventura irreparabile. Continuai ad insistere. — Maria Petrovna, mi dia retta. Noi ci conosciamo da tanto tempo che, per via di reciproche concessioni, non ci riuscirà difficile smussare tutte le asperità della vita coniugale. Già, adesso, ci vediamo tutti i giorni... Nessuno troverà strano che ci sposiamo. Non sarà un matrimonio d’amore, perchè all’età nostra sarebbe ridicolo d’innamorarsi alla follia... Non sarà un matrimonio d’interesse perchè ognuno di noi possiede una fortuna liquida ed una buona posizione sociale. Sarà un matrimonio, per così dire, di convenienza, fra vecchi amici. Eppoi, noi ci andiamo avvicinando ad un’età in cui, volere o non volere, sopravverranno acciacchi, malanni di ogni specie. Invece di mandare, ogni giorno, a prender notizie l’una dall’ altro, non sarà meglio curarci reciprocamente, aiutarci, insomma, a vivere meno male gli ultimi anni della nostra vita? Finora, il cammino dell’esistenza noi l’abbiamo trascorso fianco a fianco; adesso, proseguiremo a camminare tenendoci per mano... E tutto è qui; non c’è altra differenza. La mia eloquenza restò senza alcun frutto. Maria Petrovna non mi ascoltava neppure. Credo che fosse del tutto tornata ai suoi ricordi di sposa novellina.