— 29 — 10 circonda, gioisce e patisce; poi... sparisce; il suo corpo si corrompe e concorre alla formazione di nuovi corpi: tutti possono ogni giorno, osservare questi processi. Ma dove se ne va quella ignota essenza che pur si rendeva conto di sè stessa e del mondo ambiente? Se la materia è immortale, perchè mai la coscienza dovrebbe essere condannata a sparire senza lasciar tracce? Se, invece, sparisce d’ond’è essa venuta? E qual’è lo scopo di questa effimera apparizione? lo reputavo sciocchezze tutte queste cose, e perciò non potevo ammettere che fossero. Adesso, per propria esperienza, mi sono persuaso che la coscienza non muore, che io non ho mai cessato e, probabilmente, non cesserò mai di esistere. Ma, nello stesso tempo mi si presentano insistenti certe nuove « maledette questioni ». Se io non sono mai morto, e tornerò sempre a reincarnarmi sulla terra, quale è lo scopo di queste successive esistenze? Qual’è la legge che le regola e dove, alla fine, mi condurranno esse? Probabilmente io potrei penetrare il segreto di questa legge se riuscissi a ricordare, non fosse che qualcosa delle mie esistenze passate; ma, perchè, si domanda, l’uomo è egli privato appunto di questa facoltà di ricordare? Perchè mai l’uomo è destinato a restare eternamente nelPignoranza, tanto che l’idea dell’immortalità non gli si presenta che come un enigma? E se una legge qualunque, sconosciuta, impone l’oblio e le tenebre, perchè mai, in mezzo a queste tenebre, si producono strani bagliori, come accadde, per esempio, a me, quando giunsi al castello di Laroche-Modin? Allora mi diedi con tutta l’anima a questo ricordo, e feci come il naufrago che impiega tutte le sue forze per afferrare una pagliuzza. Mi pareva che se io avessi potuto ritrovare il ricordo chiaro e preciso della mia esistenza in quel castello, ciò sarebbe bastato per gettar luce su tutto 11 resto. Così com’ero ridotto, nessuna impressione esteriore