nuovo a piangere. Mio fratello si sedette alla scrivania e chiamò il dispensiere Simeone, un giovinotto in gamba. — Manda questo avviso al «Novoe Vretnja» (1) poi manderai alle «pompe funebri». Bisogna domandare se conoscono un buon chierico per la lettura dei salmi (2). — «Vostro splendore» (3) —rispose Simeone inchinandosi— non occorre mandare alle «pompe funebri». Fin da questa mattina ci sono quattro commessi in vedetta giù a! portone. Abbiamo tentato più volte di cacciarli via; ma si!... stanno lì, e non si muovono. Vuole che li faccia salir qui? — No. Uscirò io sulla scala. E mio fratello lesse ad alta voce la partecipazione di morte che aveva scritto: «La principessa Zoe Borisovna Trubetskaja, con l’anima straziata, partecipa la morte di suo marito, principe Demetrio Alexandrovic Trubetskoj, seguita li 20 febbraio, alle 8 pom. dopo lunga e penosa malattia. Le panikhide (4) avranno luogo alle 2 del giorno e alle 9 ,di sera». (1) « Nuovo Tempo » il giornale più diffuso della Russia zarista. N. d. T. (2) In Russia, secondo il rito greco ortodosso, nelle famiglie facoltose, presso il cadavere, nei tre giorni deve rimanere in casa, vegliano sempre: un sacrista che legge a mezza voce i salmi, e delle monache in preghiera. N. d. T. (3) Questo titolo veniva dato ai principi russi che non erano di sangue imperiale. A questi ultimi si dava soltanto il titolo di < Altezza ». Ai principi regnanti di piccoli territori, come p. e. la Georgia ecc. veniva dato il titolo di « Altezza Serenissima ». N. d. T. (4) Ufficio funebre che la Chiesa greca ortodossa, celebra in suffragio dei defunti e che non ha riscontro nelle funzioni della Chiesa cattolica. Si ripete in Russia, due volte nella giornata, nella casa del morto, per tre giorni di seguito, presente cada-