— 21 — me, se erano gente semplice, gente del popolo, non soltanto mi baciavano sulle labbra, ma lo facevano con un certo \ piacere; le persone della nostra classe, invece—perfino quelle con cui avevo avuto maggior dimestichezza — facevano prova di un certo ribrezzo che mi avrebbe offeso moltissimo se io avessi considerato il fatto coi miei occhi mortali di prima. Venne di nuovo a ficcare il naso nella sala, Nastasia, in veste da camera celeste a fiorì color di rosa. Questo costume dispiacque a Savelij che le fece una severa rimostranza. — Cosa volete che faccia, Savelij Petrovic? — diceva Nastasia per giustificarsi — ho provato a mettere un vestito scuro, non ce n’è uno che mi vada più. — E se non ti va, dovevi restare in letto, nella tua 'camera. Un’ altra, al tuo posto, si vergognerebbe di avvicinarsi al feretro del principe con una pancia come la tua. — Perchè la maltrattate, Savelij Petrovié? — disse Simeone, prendendone le difese. — Essa è mia moglie secondo la legge, e non ha fatto niente di male. — Sì, sì!... Le conosco bene, io, queste baldracche secondo la legge! — mormorò Savelij, e se ne tornò nel suo angolo. , Nastasia si offese mortalmente ed avrebbe voluto rispondere una frase di quelle che vi distruggono un uomo, ma non trovò le parole; soltanto le sue labbra si contorsero per rabbia, e negli occhi apparvero le lacrime. »Camminerai sopra l’aspide e sopra il basilisco; e calpesterai il leone e il dragone (serpente) » (1) lesse il sacrista. Nastasia si avvicinò a Savelij fino a toccarlo, e gli disse sottovoce : (1) David. Salmo 90,