— 92 — 23 Marzo Se esistesse di fatto un « regno dell'amore », che regno strano e crudele sarebbe ! Quali ne sarebbero le leggi? Del resto vi possono poi essere leggi per un sovrano così capriccioso? Centinaia di donne belle ti passano vicino, e tu resti Indifferente. D’un tratto, in un luogo qualunque, ecco ti si presenta un visino avvenente, e tu senti d’ un colpo che la tua vita non è più vuota, e che per te, all’ infuori di quel visino, non c’è più nulla. E ciò accade perchè? Perchè, forse, il tuo bisavolo amò una donna simile a questa e l’immagine di essa è nata insieme con te, ti è entrata nel sangue, nei nervi. Buon per te se incontri questa donna mentre sei ancora giovine ! Essa può rispondere al tuo appello e il sovrano « amore » ti accoglie allora, nei suoi luminosi dominii. Ahimè! La mia giovinezza è trascorsa senza questo desiderato incontro. Ma..... perchè non potrebbe avvenire adesso? «Lei non è vecchio, ma, è, come dire?... di una certa età... » mi disse Lidia il giorno che le fui presentato. Ebbene, che fa se sono di una « certa età » ? È forse colpa mia se lei è nata troppo tardi, ed io... troppo presto? Forse che gli anni sono un delitto? Al contrario: in tutte le alte sfere del mondo. l’uomo, col crescer dell’età, acquista stima e rispetto. Perchè privarlo del suo più sacro diritto — il diritto d’amare? Se così fosse, non sarebbe miglior consiglio togliere addirittura di mezzo chiunque avesse varcato i qua-rant’ anni? « No », mi dice il sovrano crudele ». Non ti farò morire e non ti torrò il diritto d’ amare. Se vuoi, vieni nel mio regno; ma non vi troverai, di certo, dolce la vita. Rimani sul confine di questo mio dominio, e guarda com’ io prodigherò agli altri, sorrisi, carezze e lacrime di felicità. Tu, resta lì sul confine senza far parola. Non ti aspettare