VENDETTA POSTUMA Essa non può dormire. Un’insistente, maligna angoscia la rode. La testa arde, la tenebra la soffoca e la notturna quete l’opprime... Una voce conosciuta, percuotendola nel cuore, mormora spaventosa, folli parole: « Quando, con Io sguardo al suolo, col passo stanco « oggi, lentamente, seguivi tu la mia bara, « tu pensavi che tutto fra noi era finito... « Ma, nella stanza tua io sono entrato, come prima, « e, di nuovo, noi due, noi parliamo del passato. « Rammenti quante volte tu mi promettesti fedeltà, « mentre io, da te, imploravo la verità sola? « Ma tu, la vita,col veleno della menzogna, m’hai attossicata! « Tutti i segreti del passato mi ha rivelato la tomba « e tutta l’anima tua mi sta aperta dinanzi. «Io tutto ti perdonai: inganni, offese... « e soltanto per te volevo io respirare e vivere... « Tu, senza rimpianto, mi hai dato in mano ai nemici, « ed ecco... ora è venuto il momento della vendetta. « Adesso io sono forte... perchè non posso più perdonare. « Io sono forte perchè il cadavere non può commuoversi, « nè più s’infiamma la pupilla al fulgore della bellezza ;