IN VIAQOIO : — (pensieri) A tarda notte, per una valle nevosa io vado. Profondissima quiete! Tutto nei campi, tace... Risuonano soltanto sulla via senza confini, lo strisciar dei pattini e lo scalpitar delle unghie ferrate. Tutto ciò che al momento dell’addio, tu mi dicesti, di nuovo io vado ripetendo con involontaria tristezza. Lungo è il mio cammino, triste è la via... E... che si fà ora laggiù nel tuo caro niderello? Osi tu ridere? Le candele mandano esse gli ultimi bagliori? Brilla così, come ieri, il tuo sguardo ? Gli stessi audaci, giovanili discorsi continueranno essi ininterrotti fino al mattino? Chi è teco laggiù ? Privo di passione è il tuo sguardo ? Oppure tremi, agitata, amando? Voglia soltanto Iddio che non abbia tu ad amare invano e che gli altri, te amino! Voglia Dio che la tua giornata si chiuda senza dolore, che lieta trascorra la sera e che sogni d’oro aleggino sul tuo capo stanco ! Voglia Dio che la felicità, coi suoi giorni di luce, corra anch’essa sulle tue tracce come, dietro la slitta, corrono le nostre ombre sulla pianura nevosa, nella notte! 1865