— 78 — Beneficenza di Losanna, e la governante di Sonia N. 3 (ne dimentico sempre il casato) mi ha incaricato di raccogliere francobolli. La stessa gelida miss Teck, coi suoi denti lunghi una spanna, si va facendo alquanto più espansiva e mi confida i suoi segreti di famiglia. Vero è che io metto insieme, per lei, dei mozziconi di sigaro che essa, per mezzo dell’Ambasciata, spedisce ogni mese in Inghilterra. Delle mie antiche conoscenze, non frequento che la principessa Koselskaja. Ieri sono stato da lei al ballo. Si trattava di un bellissimo « bai d’adolescents». Inutile dire che Lidia era la regina della festa e disponeva di tutto, a modo suo. Mi diede ordine di prendere la direzione delle danze e, posso dire senza vantarmi, di averle dirette molto bene, secondo le buone tradizioni dei passati tempi. Altre volte ero considerato addirittura come uno specialista, in questo genere di sport. Siccome la cugina Lisa è molto bruttina e spesso rimane senza cavaliere, ho dovuto ballare con lei due quadriglie, l’una dopo l’altra; la ma-zurka invece, l’ho ballata con Lidia. L’invitavano (1) continuamente ed ho potuto scambiare con lei solo poche parole; ma come ero felice di seguire ogni suo movimento, nella certezza che poi sarebbe, ad ogni modo, tomaia vicino a me ! Fu proprio una bella serata; ma al momento di prender congedo, rimasi di stucco sotto la valanga di ringraziamenti che la principessa Koselski si credè in dovere di tributarmi. •—Mergi, mergi, caro Pavlik, — mi ripetè più volte — voas (1) Nella mazurka classica che si balla in Polonia ed in Russia, dopo qualche giro di danza, la dama, quando si é seduta per per riposare, può concedere, e concede quasi sempre, un giro ai cavalieri che vengono a domandarglielo, senza che il cavaliere in titolo cessi, per ciò, dalle sue funzioni. N. d. T.