— 76 — Sonia, Vera e Nadia (1), Sonia N. 2 Zibkin, Sonia N. 3 (ho dimenticato il casato), la cugina Katia (1), la cugina Lisa, certe altre signorine i cui nomi, Dio buono, li conosci tu solo; vari paggi, studenti di liceo e giovani ufficiali — tutto questo brulicame si dà moto senza fine nell’ospitale appartamento della via Serguievskaja. A capo della brigata c’è Miscia Koselskij che, a quanto pare, è innamorato di Lidia e le fa da aiutante di campo. Maria Petrovna ha totalmente cessato di credere che in casa sua, tutti si annoiano, anzi una volta, in un momento di distrazione, si tradì e mi disse: — Il parali, poartant, que ceite jeunesse s’amuse chez moi. Lidia è molto gentile con me; del resto è molto gentile con tutti. Ho ordinato alcune libbre di caramelle alla rosa, ne ho riempito una bomboniera color di rosa in forma di berrettino e gliene ho fatto dono per il capo d’anno. Da principio fu molto soddisfatta del regalo e corse da Miss Teck per farglielo vedere; ma tornò col viso alquando rabbuiato. — lo la credevo così buono, e invece adesso m’accorgo che è un po’ malignetto... Lei mi ha portato questa bomboniera per ricordarmi la sciocchezza da me commessa, la sera dell’albero di Natale... Non è forse vero? — È vero ; però non era mia intenzione di offenderla. Scherzo per scherzo e nulla più. Se l’ho offesa, Lidia Lvovna, mi perdoni... — No, non mi sono offesa; soltanto in avvenire saprò che lei è un po’ maligno... Posso chiamarla Pavlik? — Ma certo !... e io la chiamerò Lidia. — Bene. Mi farà piacere. Intanto vuol ballare meco il valtzer? — Che sciocchezze... — entrò a dire Maria Petrovna.— Vuoi ballare qui ?... sul tappeto ? senza musica ? (1) Sonia, Nadia e Katia, diminutivi dei nomi, Sofia, Nadesg’da, Caterina.