— 164 — Oh! io credo! credo! Anche ai nostri giorni Egli verrà e compirà miracoli nuovi. Oh ! Signore! non il popolo tuo, ma l’ultimo fra gli ultimi, Te invoca, in preda a mortale languore! Anche nelPanima mia fanno ìmpeto le onde dei ricordi e delle passioni. Deh! prosciuga anche queste, Tu, con la tua mano potente! Come sole, illumina Tu la tenebra dei peccaminosi pensieri! Ah!... degnati di scendere fino alla misera creatura! Deh! mi soccorri, Tu... chè io manco della fede! 31 dicembre Sulla torre del convento suona la mezzanotte e nel baratro, gravoso e triste, l’anno precipita. Io, da esso, ho preso congedo, quetamente, di sangue freddo, solo nel mio cantuccio. Tutto dorme nel convento, e neppur si celebra in chiesa, il rito. Qui, l’anno nuovo vien celebrato in settembre. Al secolo talvolta io, in un salotto rumoroso, in piedi, placidamente conversavo con la sorte, da solo a solo. Felicità chiedevo; adesso, imploro pace... Che cosa dovrei io volere ancora? Che cosa bramare? Intanto... un anno fa... noi eravamo con lei, insieme. Come l’avvenire ci appariva luminoso! Ah ! Come essa mi bruciava il cuore col suo sorriso, come le si addiceva la bianca sua veste!... 11 Gennaio Oggi, da una scena ben triste tutto il convento fu scosso. C’è qui fra noi un novizio per nome Cirillo. Egli è venuto dalla Siberia lontana già fin dalla primavera, e si è propiziato tutti i cuori