— 90 — mavo tutto, dalla febbre. Maria Petrovna ordinò che si attaccasse la carrozza e mandò a chiamare il medico. Mi portarono a casa, mi misero a letto e mi diedero da bere del tè bollente. Due ore dopo riuscii a riscaldarmi, ma non potei prender sonno. Mi alzai dal letto e, per punire me stesso, scrissi punto per punto la mia convensazione con Maria Petrovna. Dovrà servire a ricordarmi sempre quanto io sia stato sciocco, grossolano e privo di tatto. Però... bravo anche tu, sai?... cattivo ragazzaccio, che hai pensato di dar soprannomi a persone tre volte più vecchie di te, componendovi poi su, delle stupide strofe. Tu credi che tutto ti sia permesso perchè ti dai tanto moto e fai bella mostra del torace sporgente. Ma, che credi ?... Anche io sono stato paggio della Camera Imperiale, non meno di te; e mi davo moto, e avevo il torace sporgente anch’io; senza dire poi che ero, certamente, più intelligente di te. Adesso, eccomi qui, abbandonato, debole, e ridicolo. A te accadrà la stessa cosa. Senza che tu te ne accorga, passeranno gli anni; e quando fischierai parlando, perchè non avrai più denti in bocca, un altro, un nuovo paggio della Camera, che non è ancora nato, sporgerà il torace e comporrà in tuo onore delle rime idiote... Adesso tu mi cacci via a pedate e io non posso vendicarmi; ma sta pur queto; alle mie spalle sta il gran vindice: il tempo. Ti avranno certamente detto più d’una volta, e tu come uno stupido pappagallo, lo avrai ripetuto, che « il tempo è danaro». Ma quando sarai giunto alla mia età, vedrai che il tempo è qualche cosa di molto più importante del danaro. 11 tempo è il giudice più incorruttibile ed il carnefice il più spietato che sia al mondo. 17 Marzo Sono rimasto diversi giorni in letto. Il primo giorno Maria Petrovna mandò a prender notizie della mia salute, ciò che