ALLA PRIMA ROSA Perchè sì a lungo, crudele non hai fiorito, o figlia dell’Oriente ospite delle nostre terre? Trascorsero, lucendo, le notti d’oro del Maggio, i giorni d’oro della primavera. Sai?... Lì, sotto l’ombra sonnolenta, non so chi aspettando, innamorato, cantava senza posa il rosignolo. A lungo, a lungo esso cantò, sì dolcemente e con tanta sì profonda disperazione, della sua traditrice!... Se tu allora fossi sbocciata, quanto mirabilmente si sarebbe ravvivata la canzone, piena di te !.. Come, il cantore alato, dalla delizia pervaso, sarebbe venuto meno a te dinanzi! Come perle preziose, sulle tue foglie vive, sarebbe caduta dolcemente la rugiada e, attraverso i tetri pini, vi avrebbero, dall’alto, contemplato i cieli azzurri!... 19 Giugno 1858.