404 di tegoli? Forse che tante non avrete mannaie e coltelli quanti tedeschi passeranno sotto le vostre finestre? 0 miei Veneziani, — alle stupide gioie di una stagione consecrata «1 piacere io vi veggo anteporre le gramaglie funebri! 0 donne, — pel mite impero che avete sul cuore dell'uomo, pei begli esempi che ci avete già dati di quella cortesia generosa che vi fece si care; o donne veneziane, di cui talune d'onore al vostro sesso e alla nobiltà italiana, godono Fesiglio dalla patria per averla amata, e non desiderano di ritornarvi se non quando sia libera . . . . o donne, educate i figli nel santo entusiasmo della patria, in nome di Dio che lo impone! lo veggo tra voi i colori che dinotano le tre più belle prerogative dell’innocenza: il candore, la gioiaj la speranza. Io riconobbi in Italia gli antichi costumi del paese benedetto da Dio .... Non fate passi arrischiati — gli avvenimenti son preparali dai tempi. — Mostrate che all'odio, quando è giusto, non siete estranei; muoverete la simpatia di que’che risorgono.... Confidate, o Veneziani, poco negli stranieri; confidate assai più nei vostri confratelli italiani. Sprezzate quegl’indegni, che non mancano mai di appartenere a una patria, vanto di quattordici secoli, e sperate in quel giorno che fuggiranno da un sembiante italiano, come da una sentenza d’ignominia, da un fulmine di distruzione. Non gioite, o Veneziani, meditate e soffrite ; — gli odii municipali avete già spenti: un vincolo s’è diffuso anche tra voi a legarvi di quel nodo che valga a farvi prorrompere come 1111 torrente rattenuto; che se vero pur sia che al sangue s’opponga l’incivilimento morale dei popoli, il risorgimento e la fratellanza d’Italia mostrano aver già per sostegno il braccio onnipotente di Dio. — Veneziani, siate italiani! siale fratelli! Nobili, siate popolari, la plebe ignorante instruile. —Veneziani! guardate i monumenti che i vostri avi v’innalzaron sul mare .... per Dio, siate orgogliosi! —Veneziani, Veneziani! non mandate un urlo alla memoria di quello che foste? — Si, lo avete mandato . . . . c fu inteso! 12 Febbraio 4848. ’M. » nino (Dopo la pubblicazione del Giudizio Statario.) Vedi o gran Padre: — i figli luoi che Cristo Sotto il luo manto pontificio affida, Han le braccia legale, il cuore tristo . . . Odi tu, che sei pio, le loro grida ! L’Italiano, per Dio! mai più commisto Non sia con la tedesca orda omicida. Togli l’agnello alla bipenne alzata, Questa è l’opra che il ciel t’ebbe legata.