679 pomo della discordia fra i varii siati d’Italia, se per essa dovesse essere infranta l’anione, prevalga pure il voto dei pochi, si adotti un regno fondato sopra una lata costituzione, che ci garantisca dagli abusi della sovranità. La salute del popolo, la sicurezza delle nostre contrade, la tranquillità universale devono prevalere. Viva l’unione Italiana! Avvocato dott. GIACOMO MATTEL 22 Aprile. ALLA CONSULTA MI corno PEOViiSOSIO DELLA «PUBBLICI IMITI. Quanto fece la Consulta e il Governo nel riguardo dei tre Consultori destinati a rappresentare la città e provincia di Verona è atto tutto pio-prio e lutto spontaneo del quale non può venirne ai veronesi pericolo alcuno. Io farei invece alto mio, ed atto gravemente pericoloso ai miei stessi concittadini ( giacché conto fra i danni anche le sole inquietudini ) se mostrassi pur col silenzio di accettare la sedia di consultore a cui mi vidi chiamato da una partecipazione ufficiale posteriore alle pubblicazioni della Gazzetta, e se con ciò dessi luogo ai sospetti di accordo. Le condizioni e relazioni diverse danno naturalmente diversa legge ai modi ed ai segni dell’affetto, e quindi per quel sentimento di patriottismo in nome del quale venni onorato, e che per tutti ha la sua prima sorgente nelle dilezioni del sito natale, dichiaro senza esitanza, e senza tema di biasimo di non accettar tale onore. Rendo del resto ringraziamenti vivissimi a chi mi stima capace di servire utilmente alla patria, e farei opera animosa di meritarmi la con» ferma di codesto giudizio in tutte le occasioni che la mia coscienza non trovasse contrasti in se stessa. Il cittadino veronese FILIPPO SALOMONL 22 Aprile. Osservazioni sulla così intitolata PROTESTA dei Parrochi e Curati della Diocesi di Concordia all’ amatissimo Popolo. In nome di Dio, di Pio IX, e della liberta" italiana. La procedura tenuta nel così indicato assassinio di monsignor Fon-lanini fu del tulio regolare e canonica, e ciò a pien meriggio il dimostra >1 relativo processo esistente presso le due curie Vescovile di Concordia, patriarcale di Venezia , e si nega che il virtuosissimo e pregiabilissimo Vescovo sia stato per parte ecclesiastica conculcato, depresso, forzato, co« ’"e viene asserito, mentre invece tulio fu diretto con saviezza* con ispirilo di carità, c col rispetto dovuto all’ uomo santo e degno di tutta ve-