434 il 6 di mattina ci capitava un altro corpo Romagnuolo; 504) uomini passarono il confine a Sermide, occupando Ostiglia. Altrettanti sono in viaggio alla stessa volta. Da Udine abbiamo che la fortezza di Palmanuova in breve sarà in grado di opporre al nemico una valida resistenza. Le truppe Udinesi vanno ingrossando ogni giorno, e sono animatissime. Nessun fatto accadde ancora sull’Isonzo. Il Pres. BONOLLO — FOGAZZARO — TECCHIO — V. PASINI — TOGNATO Cremasco Segretario. 8 Aprile. Poscritto. A ore pomeridiane. Notizie giunte al Governo provvisorio della Repubblica Veneta annunziano, da parte degna di fede, che il reggimento Haugwitz, che se ne stava in Mantova, era stato spedito in soccorso a Verona, scortato da cavalleria, quando lungo la strada si rivolse contro la stessa cavalleria e si pose in libertà, avviandosi verso la Bresciana. Dicesi che Peschiera sia stata presa dalle truppe Piemontesi. Le notizie del Tirolo Italiano accennano ad una imminente partecipazione di tutto il paese al movimento generale dell’insurrezione italiana. Il Comitato di guerra di Brescia dee già aver dato le disposizioni necessarie per mandarvi 500 armati e o pezzi d’artiglieria, a sussidio delle operazioni che già si erano combinate. Lettera delle nostre eroiche Veneziane; da ogni cuore sorgerà la lode, che nessuna parola potrebbe dare adequata al merito della forte e gentile proferta: Cittadino Comandante della Guardia civica in Venezia. Mentre tutti gl’italiani corrono alle armi per liberare la nostra generosa nazione dal giogo straniero, noi donne italiane non sappiamo resistere al bisogno di servire noi pure ad una causa sì santa. Coi nostri padri, coi nostri mariti, coi nostri fratelli, vogliamo dividere i pericoli; vogliamo dividere con essi l’onore di salvare questa patria comune. Debole è certo il soccorso delle nostre braccia, ma s’è vero che la difesa più tremenda è il coraggio, noi portiamo fiducia di poter in questi gravi momenti giovare alla patria. Cittadino Comandante! Alla vostra Guardia civica aggiungete un battaglione di donne. Destinate da voi, quando urga il pericolo, o a curar i soldati feriti, o a formare cartucce, o a trattare le armi, le Veneziane non isdegneranno nessun ufficio, il quale abbia per fine la indipendenza di tutta Italia. Antonietta Benvenuti. — Elisabetta Micihel Giustikiak. Teresa Mosconi Papadopoli.