&2Ì 12 Aprite. Viva V Italia unita! Viva la Repubblica! Viva Pio IX! L’onla ad un Corpo morale, la di dui istituzione ha per impronta il timbro del patriottismo e della unione fraterna, deve essere rivendicata. La voce dell’onore è solenne e rispettabile: essa deve farsi sentire altamente e pubblicamente soprattutto in un Governo Repubblicano, a cui le cittadine virtù formano la precipua anzi l’unica base. Taluni, non so se più malevoli che idioti, abusandosi pur troppo del naturale diritto di manifestare colla libertà dell’uomo pensante e colla schiettezza dell’uomo onesto per mezzo della stampa i frutti del proprio intelletto e del proprio cuore, taluni* dico, degradano questo legale ministero della stampa rendendola stromento di vili passioni, e di antisociali rancori. A ciò si riferiscono le inchieste e pretese non ha guari dirette al savio provvisorio Governo contro i delatori del passato regime, le quali non sono che l’indizio della viltà di sentire, pravità d’intenzione, e turpezza di carattere; inchieste e pretese promosse con isfacciata menzogna a nome della Guardia civica del Comune di Burano. Il Corpo della Guardia civica di Burano, protesta solennemente contro simile grida siccome un voto non suo, ma limitato soltanto a que’pochi cui il nome santo di Repubblica non suona che licenza ed abuso, quello di diritto violenza, e l’amor della patria non è più che un esoso egoismo; di que’pochi che verranno eliminati dal ruolo di essa, perchè indegni di appartenervi, perchè nemici di ogni ordine, tranquillità ed unione, che sono le uniche armi temute dal fuggente dispotismo. La Guardia cnica di Burano, i cui servigi dalla sua prima istitu-aionei fin qui, osa sperare non sieno caduti inani, ha diritto che il pubblico la creda sorretta da sufficiente logica per condannare all’obblio, ed alla vendetta del tempo e delle coscienze que’miserabili cui l’oro dell’austriaco dispotismo, sotto velo ipocritamente morale, sedusse e corruppe; che la ritenga troppo forte ne’patrii diritti per non temere quegli inermi, e generosa per disprezzarli. La Guardia civica di Btirauo D’ESTE BORTOLOMEO Comandarne — ANTONIO dott. PASSALACQUA — NICOLO’ PAVAN — ANTONIO BRESSANELLO — GIUSEPPE DESTE—LORENZO TESTI — BERNARDO MOLIN — GIULIO FERRAGGIO — LUIGI SOTTOPIETRA — GIOVANNI GAMBA ROTTO — FRANCESCO ZANE — ANTONIO DOMINICI - PIETRO ZARA — FRANCESCO SIMONC1N — GIROLAMO PALMARINI — LUIGI NOVELLO — ANTONIO CICOGNA. 1 2 Aprile. il pane de’ figli della Repubblica è peccato che venghi