739 come eglino sono, si stanno raccolti d’intorno a quel famigerate irlandese condottiero eterno d’Austriaci in Italia, Nugent, l'inonorato battagliere di ventura, ed al traditore esecrabile di Bonaparte e di Francia, a cui Austria dava quell’asilo che Bretagna, a Francia naturale nemica, niega-va, colui che i Veneti Repubblicani incautamente generosi dal giusto furor popolare salvavano, io vo3 dire Marmont, il sempre infame Marmont. Senza cuore, senza onore, senza virtù, senza sentimento patrio, costoro soli poteano farsi ostili a popoli redenti da schiavitù .... All’arme! all’arme!... 0 voi figli di Teli distruggete coi formidabili vostri ferri quegli Austriaci, che voi stessi fecero per si lunga stagione infelici. Voi pure opprimevano; a voi lo scellerato ministro di Alberto , il Governatore Grissler iacea sopportare gli strazii che noi abbiamo qui patiti ; a voi pure come a noi (lavasi coll’onta lo scherno , e fu allora che l’ira traboccò veemente e l’esempio di Teli, seguito dalla Svizzera intiera, come oggi ogni nostra città ha seguito Milano, rese libera la patria vostra; l’interesse delle estere nazioni ha conservata la libertà vostra, cadde la nostra per non più risorgere da secoli per la prepotente gelosia delle estere nazioni stesse ; così dove voi trovaste salvezza^ noi avemmo la morte ; e ciò è titolo maggiore alla vostra amicizia. Ora che liberi siam noi pure, siano le nostre mani insieme congiunte a pugnare contro d’un comune nemico ; i compagni che PIO, il Genio di Italia nostra , vi ha dati all’ impresa sono italiani di puro sangue , cresciuti all’amore del natio loco, alla rabbia contro gli oppressori d’Italia, al santo desiderio della vendetta. Unitevi insieme come fratelli; la libertà, il valore tali vi baresi. Pugnate da eroi contro quelle orde de’turpissimi venderecci schiavi: siano vigorosi i vostri cavalli ^ che molto avranno a durar di fatica per tutti raggiungere i fuggenti; nè a questi vilissimi, per mal’intesa umanità sempre funesta coi perfidi, voi risparmiate no mai la morte, e colia morte i tormenti più acuti: avvegnaché senz’anima, che hanno coloro donata ai demonio, avvezzi a viversi di delitto, tornerebbero per necessità di natura a congiurare contro di noi. A brani sien fatti i loro corpi, sì che l’aria balsamica d’Italia non abbia a risanar le ferite, e li ritorni iu vita... All'arme, all’arme! ... Udite: è il grido che si fa sentir di nuovo de’ fratelli nostri. 0 progenie di Guglielmo , o schiera di PIO correte, correte. Voi ne guidi alla bella tenzone un Durando, il cui nome è tutto elogio! All’arme, all’arme, all’arme i ! ! Viva Italia con la Svizzera unita. — Viva PIO. — Viva /liberto. — Siano sul labbro d’ognuno le sante parole di Durando — Viva la pronta liberazione d’Italia. — Viva la libertà, Vindipendenza s la nazionalità nostra!! 28 Aprile. ANNUNZIO. Il Governo provvisorio della Repubblica Veneta per la difesa delle Provincie unite richiese soccorsi ad ogni parte d’Italia con fraterna fidu-